KLAGENFURT (A. T., 56-57)
Città capoluogo della Carinzia in Austria, detta in sloveno Celovec; è posta nel cuore dell'ampio bacino terziario della media Drava, a m. 446 s. m., ai piedi del Kalvarien Berg (m. 588), nella fertile pianura di confluenza del Glan col Glanfurt, emissario del lago di Wörth; è separata dalla meridionale Rosen Tal, dove oggi scorre la Drava, dalla boscosa zona collinare del Sattnitz. Klagenfurt aveva 27.423 ab. nel 1923; più di 40.000 con gl'immediati dintorni.
La città si compone oggi del nucleo interno, circondato da una passeggiata, al posto delle vecchie fortificazioni, distrutte nel 1809 dai Francesi, e di cinque sobborghi (Unter Goritschitzen, St. Peter, St. Ruprecht, Wedmannsdorf e S. Martin) che accolgono alcune industrie (tessitura,filatura e mercerie). Centro ferroviario per Villaco, Marburgo, Bruck e Gorizia, ha però perduto parte della sua importanza, dopo che il più breve raccordo ferroviario Villaco-St. Veit l'ha posta fuori delle dirette comunicazioni fra l'Italia e Vienna.
Vescovado e avamposto della cultura tedesca, al limite con gli Sloveni, la città possiede numerosi istituti d'istruzione civile e religiosa, un museo di storia naturale, numerose società culturali, ecc.
Il bacino di Klagenfurt, il maggiore delle Alpi orientali (kmq. 1750), chiuso fra le Gurktaler- e le Lavantaler-Alpen a nord e le Caravanche a sud, nel medio corso della Drava, è colmo di marne e argille eoceniche, nonché di depositi morenici dell'antico ghiacciaio quaternario della Drava, che qui aveva termine, e che ha lasciato traccia di sé nei numerosi laghi intermorenici, fra i quali i maggiori sono il Lago di Wörth (kmq. 19), che dista 4 km. da Klagenfurt, e il Lago di Ossiach (kmq. 11), presso Villaco. Questo bacino è noto per la eccessività del suo clima continentale, con estati calde e procellose (media del luglio 19°,4) e inverni freddi e prolungati (media del gennaio −5°,4) con inversione della temperatura, tra il fondo rigido e nebbioso e le più miti pendici dei monti circostanti. Le piogge sono scarse, fra 800 e 1000 mm. annui, con due massimi, estivo e autunnale, e un minimo invernale. Coperto di boschi e di relitti di flora pannonica nelle parti più soleggiate, un terzo del bacino è coltivato a cereali e a frutteti, mentre sui prati del fondo si pratica un ricco allevamento di cavalli.
A sud del Lago di Wörth e di Klagenfurt, la popolazione è di lingua slovena.
Monumenti. - La città ha aspetto essenzialmente moderno. Degli antichi edifici rimane il solo duomo, costruito nel 1582-93, elevato nel 1787 a cattedrale. Tra i monumenti è degna di menzione la Fontana del drago (Lindwurmbrunnen; 1590) sulla piazza Nova (Neuer Platz). Nel museo provinciale si conservano collezioni d'interesse scientifico e storico, tra cui due rilievi di stucco su disegni di Andrea Mantegna, provenienti da Millstadt.
Storia. - Non è d'origine molto antica, mentre attorno a essa Zollfeld era già la romana Virunum e St. Maria Saal fu il più antico centro cristiano della Carinzia. Occupata nel sec. VIII dagli Avari è ricordata, come città, solo nel 1279. Prima della fine del sec. XII era indicata come Furt der Klagen (Ponte dei lamenti). Il suo sviluppo si ebbe dopo che, nel 1518, passò alla corona austriaca e divenne la capitale della Carinzia. Il nucleo originario della città si accrebbe come centro di commercio fra l'Italia, la Stiria e l'Austria superiore, soprattutto dopo che fu costruita, nel sec. XVII, la strada per il passo di Loibl (m. 1370), attraverso le Caravanche, la quale unisce direttamente la Carinzia alla Carniola. Nuovo sviluppo commerciale e industriale si ebbe alla fine del sec. XIX con la costruzione della ferrovia delle Caravanche che scende a Trieste. Occupata provvisoriamente dagli Iugoslavi al principio dell'estate 1919, Klagenfurt e i suoi dintorni furono assegnati all'Austria col plebiscito del 10 ottobre 1920.
Bibl.: R. Waizer, Klagenfurt und der Wörthersee, Klagenfurt 1891; N. Krebs, Das Klagenfurter Becken, in Geogr. Zeit., Lipsia 1909; V. Conrad, Klimatographie von Kärnten, Vienna 1913; M. Witte, Deutsche und Slovenen in Kärnten, in Carinthia, I, Klagenfurt 1919; E. Stein, Die Städte Deutschösterreichs, Klagenfurt 1929; O. Demus, Die Stadt Klagenfurt, 1931; K. Mayer, Historische Streifzüge durch Klagenfurt, 1931.