JANICKI, Klemens (Clemens Janicius)
Poeta latino di Poloriia, riato a Januszkowo presso Gniezno il 17 novembre 1516, morto a Cracovia verso la fine del 1542 o ai primi del 1543. D'origine contadina, seppe attrarre su di sé l'attenzione dei suoi maestri: del primate di Polonia - il noto umanista Andrzej Krzycki (A. Cricius) - e del palatino di Cracovia Piotr Kmita che nel 1538 lo mandò in Italia. A Padova, ove ebbe per maestro Lazzaro Bonamico che lo giudicò "adolescens natus ad summam gloriam", lo J. fu laureato in filosofia e coronato poeta. Ammalato, ritornò nel 1540 in patria e trascorse gli ultimi anni a Cracovia.
J. è autore di due libri d'Elegie (delle quali alcune sono dedicate a personalità patavine, fra altro a Pietro Bembo), di un libro d'Epigrammi e di parecchie poesie d'occasione: alcune elogiative, secondo il costume dei tempi, altre di carattere politico e sociale. Pieno d'entusiasmo per il mondo classico che i suoi studî gli rivelavano, J. trasporta questa sua passione anche nella poesia, ove, attraverso le inevitabili influenze degli elegiaci latini, traspare una sensibilità genuina e una commossa aderenza alle cose viste e vissute. Interessantissima è, ad esempio, la sua descrizione della vita padovana; e materia poetica diventa per lui il suo stesso male, che precocemente lo condusse alla morte.
Bibl.: L. Ćwikliński, Cl. J. Carmina (con pref.), Cracovia 1930.