GOTTWALD, Klement
Uomo politico cecoslovacco, nato il 23 novembre 1896 a Dědice (Moravia). Trasferitosi in giovane età a Vienna, vi esercitò il mestiere di falegname. A sedici armi entrò nelle file del movimento operaio austriaco. Dopo aver lungamente prestato servizio nell'esercito austro-ungarico e, fino al 1920, in quello cecoslovacco, fu tra i primi iscritti al partito comunista cecoslovacco, del cui Comitato centrale fu membro dal 1925. Dopo essere stato lungamente redattore della rivista slovacca Pravda, nel 1929 fu eletto deputato al parlamento cecoslovacco. Durante la crisi sudetica, invano propugnò la necessità per la Cecoslovacchia di difendersi ad ogni costo, anche con le armi, contro l'aggressore. Dopo Monaco, nel novembre 1938 lasciò la Cecoslovacchia e si trasferì a Mosca. In occasione del viaggio in Russia del presidente Beneš (dicembre 1943), gli presentò il suo piano per la ricostruzione postbellica della Cecoslovacchia, piano che con poche varianti fu, sedici mesi più tardi, accettato a Košice dagli uomini politici cechi e slovacchi. Come vicepresidente del Consiglio entrò a far parte del primo governo della Cecoslovacchia liberata, presieduto da Z. Fierlinger (4 aprile 1945). Dopo le elezioni del 1946 che diedero la maggioranza relativa in parlamento al partito comunista, di cui era stato eletto presidente, formò il nuovo ministero di concentrazione nazionale. Nel febbraio 1948, in seguito ad un tentativo di rovesciamento del suo ministero o, secondo altre versioni, col pretesto di tale tentativo, da parte dei ministri socialisti-nazionali, popolari e democratici slovacchi, afferrò saldamente il potere, eliminando dalla vita politica del paese gli avversarî che riteneva più pericolosi per il suo partito. In seguito alle dimissioni del Beneš, fu all'unanimità eletto presidente dal nuovo parlamento, costituito in prevalenza da uomini del suo partito (14 giugno 1948).