Teosofo e poeta tedesco (Altraudten, Slesia, 1636 - Sulzbach, Alto Palatinato, 1689). Figlio di un pastore, studiò a Stettino, a Lipsia e a Wittenberg. In Olanda, in Francia e in Inghilterra per perfezionare gli studî, sempre più s'interessò di filosofia naturale e di cabbala, entrando in contatto con circoli teosofici. Dal 1668 fu a Sulzbach come ministro del conte Christian August, nel 1677 ricevette dall'imperatore Leopoldo I il titolo nobiliare. Amico di Spener e di Francke, ottenne anche la stima di Leibniz. La sua opera più importante è la Cabbala denudata (2 voll., 1677-84); nello stesso spirito scrisse i lavori teatrali Coniugium Phoebi et Palladis (1677) e Von der Vermählung Christi mit der Seelen (1684), quest'ultimo, parte del Neuer Helicon mit seinen neuen Musen, das ist: Geistliche Sittenlieder (1684), che raccoglie la sua produzione religiosa improntata dallo spirito della cabbalistica cristiana.