Abe, Kōbō
Scrittore giapponese, nato a Tokyo il 7 marzo 1924, morto ivi il 22 gennaio 1993. L'esperienza dell'adolescenza trascorsa a Mukden (Shenyang) in Manciuria, dove visse anche i difficili momenti della sconfitta e della resa del Giappone al termine della Seconda guerra mondiale, ebbe un ruolo determinante nella formazione intellettuale di A. e fu alla base della sua consapevolezza di non possedere radici profonde in un paese, alle cui tradizioni fare riferimento. Affermatosi come una delle figure più significative della nuova letteratura giapponese, raggiunse la notorietà anche in campo internazionale, grazie alle numerose traduzioni delle sue opere, soprattutto negli Stati Uniti, in Francia e in Germania, e fu candidato al premio Nobel per la letteratura.
Esordì con alcuni racconti in cui, attraverso una tecnica di scrittura surrealistica, si evidenzia con chiarezza il tema dell'isolamento dell'essere umano, alienato al punto di trasformarsi in oggetto o in vegetale (Akai mayu, 1950, Il bozzolo rosso; Kabe - S. Karumashi no hanzai, 1951, Il muro - Il delitto del signor S. Karma; ecc.). Nel 1962 pubblicò Suna no onna (trad. it. La donna di sabbia, 1972), forse il suo romanzo più noto, in cui affrontava una situazione per molti versi analoga a quella dei racconti - la costrizione del protagonista in un determinato ambiente, l'obbligo di compiere azioni prive di senso ma indispensabili alla sua stessa sopravvivenza - sperimentando una prosa che alterna brani di asciutto realismo a immagini che hanno l'indeterminatezza e la discontinuità del sogno. Seguirono altri romanzi, tra cui Tanin no kao (1964, Il volto dell'altro), Moetsukita chizu (1967, La mappa bruciata) e Hako otoko (1973; trad. it. L'uomo scatola, 1992). Nell'ultimo, Kangarū nōto (1991, L'agenda del canguro), A. sviluppò il tema a lui caro dell'uomo trasformato in vegetale, facendo ricorso a immagini desolate e sconvolte, sulla scorta di un linguaggio che ribadisce, approfondendole, le misure già sperimentate del surreale e del paradosso.
A. fu anche saggista e drammaturgo. Tra i drammi di maggior successo si segnalano Bō ni natta otoko (1969, L'uomo divenuto bastone), Mihitsu no koi (1971, Dolo eventuale) e Midori iro no sutokkingu (1974, Le calze verdi). Ampia risonanza ebbe in Giappone una delle sue ultime raccolte di saggi, Shi ni isogu kujiratachi (1986, Le balene corrono verso la morte), in cui A. analizza alcuni dei motivi conduttori della sua opera di scrittore.
bibliografia
N.K. Shields, Fake fish. The theater of Kobo Abe, New York 1996.