KOLA (A. T., 66-67)
Penisola della Russia settentrionale, orientata da O. a E., in direzione opposta alla penisola scandinava, bagnata a N. dal Mar Glaciale Artico e a S. dal Mar Bianco, che la divide, spingendosi molto addentro con la baia di Kandalakša nella massa continentale, dalle regioni della Dvina settentrionale. La penisola di Kola è costituita da un vasto altipiano, leggermente tondeggiante, formato di terreni arcaici, prevalentemente graniti e gneiss, che l'erosione glaciale ha spianato; all'interno la massa granitica raggiunge con l'Umptek ed il Luyavrot altitudini superiori ai 1250 m.; mentre all'esterno i margini dell'altipiano cadono quasi a picco sul mare. Verso O. invece, l'altipiano s'interrompe, poiché una specie di corridoio si sviluppa dal golfo di Kola sul Mare Glaciale al fondo della Baia di Kandalakša, formando un solco entro il quale si sono aperte delle cavità occupate da laghi, il maggiore dei quali è l'Imandra; verso settentrione scorre il Kola, che porta al Mare Glaciale le acque degli altri laghetti disseminati lungo il corridoio Kandalakša-Kola. L'intera penisola fa parte, geomorfologicamente, della Fennoscandia e, come le altre parti di questa regione, è stata soggetta a una profonda azione erosiva dei ghiacci, i quali hanno costruito non pochi allineamenti morenici; questi costituiscono lo spartiacque dei molti piccoli fiumi, che solcano la regione; corsi d'acqua brevi, interrotti da rapide, ghiacciati durante tutto l'inverno. Il clima è rigidissimo, con inverni lunghi, freddissimi (media del gennaio −9°), ed estati brevi, fresche (media del luglio 18°); le precipitazioni atmosferiche oscillano attorno ai 200 mm. e una metà di esse cade dal giugno all'agosto; tuttavia le miti temperature delle acque artiche lungo la costa murmana provocano nel clima di questa zona un'anomalia particolarissima e interessante. Una parte del suolo è occupata dalla tundra, mentre nei punti più favorevoli la vegetazione è forestale, formata però di conifere di scarso sviluppo, alte non più di 8 0 12 metri, e più rigogliose lungo i brevi corsi d'acqua. La popolazione è costituita innanzi tutto da Lapponi seminomadi, allevatori di renne, pescatori e cacciatori; una parte di essi però conduce vita non troppo disagiata, abitando durante l'inverno capanne di legno rettangolari, dette pogosty. Da alcuni decennî si osserva tuttavia un continuo aumento nell'immigrazione di Sirieni, che, a poco a poco, diventano padroni delle mandrie di renne, delle quali i Lapponi rimangono semplici guardiani. Più antica è l'immigrazione dei Russi, che fondarono Varzuga nel sud della penisola e Kola al N., ma la loro influenza sulle vicende economiche della regione è sempre stata limitata. Durante la buona stagione, quando il Mar Bianco è libero dai ghiacci, pescatori russi si spingono sino alle coste settentrionali della penisola; ma durante l'inverno soltanto pescatori norvegesi del Finmarken, traendo profitto dal fatto che la costa murmana è libera dai ghiacci, incrociano lungo di essa. Il terreno, costituito di terre bianche (podzol), di torbiere o coperto di tundre, anche per l'elevata latitudine, rende difficile, per non dire quasi impossibile, l'agricoltura, che è limitata infatti a qualche zona, situata a occidente della depressione Kola-Kandalakša; essa produce patate, avena e segala; tutto il frumento consumato dalla popolazione deve essere importato. Oltre alle renne si allevano anche bovini e suini. Abbondante è il raccolto, in estate, di bacche commestibili, e proficua la caccia agli uccelli, specialmente marini; nei fiumi e nei laghi si pesca il salmone. Esistono riserve minerarie e cioè argento, oro, rame, zinco, e, nel 1927, la spedizione Fersman ha osservato una notevole anomalia magnetica, il che fa supporre esistano degli accumuli di noduli di ferro al fondo delle paludi torbose. Scarsi i prodotti industriali, limitati a lavori in pelle, in corno e in osso di renna, ai pesci salati o affumicati. Le comunicazioni, assicurate durante l'inverno a mezzo dei trasporti con slitte, sono quasi impossibili d' estate per i troppi acquitrini e la molestia delle zanzare; dal 1916 è in funzione la ferrovia Murmansk-Leningrado. Con la città di Murmansk (8700 abitanti) si contano nella penisola 23.000 abitanti.