KOLCHOZ
. Parola composta russa formata dalle abbreviazioni di Kollektivnoe chozjajstvo (economia agricola collettiva), forma superiore, secondo la definizione sovietica, delle cooperative di produzione agricola. Appartengono ai kolchozy: a) le società di lavorazione sociale della terra; b) le associazioni (arteli) agricole e c) le comunità (kommuny) agricole.
L'inizio del movimento collettivo nell'U.R.S.S. si può far risalire al 1918, ma fino al 1928, quando la collettivizzazione prese forme obbligatorie, in relazione allo sviluppo del piano quinquennale d'industrializzazione, esso fu relativamente lento ed ebbe alterne vicende. Secondo i piani bolscevichi tutte le economie individuali dovrebbero scomparire nell'organizzazione collettiva che comprende, oltre i kolchozy a base cooperativa, anche i grandi enti statali o sovchozy (Sovetskoe chozjajstvo), trasformazione degli antichi latifondi.
Bibl.: A. Bičenko, Kolchozi SSSR (I k. dell'U.R.S.S.), nella raccolta Kooperacija SSSR za 10 let (Il cooperativismo nell'U.R.S.S. nelgi ultimi dieci anni), Mosca 1928; Puty podema i socialističeskoj rekonstrukcii sel'skogo chozjajstva (Le vie dell'incremento e della ricostruzione socialista dell'economia agricola), Raccolta di articoli, Mosca-Leningrado 1929.