KOLIN
KOLÍN (ted. Kolin; Colonia Nova, Colonia super Albea nei docc. medievali)
Città della Rep. Ceca, nella Boemia centrale a E di Praga, le cui origini vanno ricercate nell'insediamento di Starý Kolín (Colonia Antiqua), legato all'attività di colonizzazione del monastero cistercense di Sedlec. Přemysl Ottocaro II (1253-1278) per favorirne lo sviluppo vi chiamò coloni dalla Germania meridionale, i quali, tuttavia, a causa delle sfavorevoli condizioni, non ampliarono l'insediamento originario, ma fondarono una nuova città, Colonia Nova, o Colonia super Albea, l'attuale K., in corrispondenza di un'altura rocciosa lungo la riva sinistra dell'Elba, presso il guado del fiume.L'area in cui sorge K. era abitata già nel Paleolitico medio e superiore. A partire dal sec. 6° fino al 12° fu sede di uno stanziamento slavo; tra i ritrovamenti di maggior rilievo appartenenti a questa fase occorre ricordare una sepoltura nobile doppia (un uomo e una donna), in cui sono stati rinvenuti, accanto a gioielli moravi, anche manufatti di importazione carolingia (calice, decorazioni di cinture, oggetti in vetro) che testimoniano l'avvenuto contatto tra quest'area e quelle dell'Europa occidentale.Al centro del sistema edilizio progettato per la nuova città si colloca una grande piazza quadrangolare su cui si immettono le quattro strade di Kláštorska, Labská, Čáslavská e Kouřimská. Přemysl Ottocaro II decise la fortificazione dell'abitato con la costruzione di trincee, esonerando la città dal pagamento delle tasse, dei dazi e dei pedaggi in tutte le terre della Corona boema per quattro anni e dando in prestito le entrate della cancelleria giudiziaria. Nel 1262 K. diventò quindi città regia.Il sistema di difesa di K. consisteva in una doppia cinta di micascisto e gneis, quella interna (spessore ca. m. 2, altezza m. 12) rinforzata da una dozzina di bastie circolari. La seconda era costituita da un muro esterno (altezza m. 12), preceduto da un fossato e da un terrapieno artificiale, aperto in origine da quattro porte, denominate come le strade corrispondenti (Kláštorska, Labská, Čáslavská e Kouřimská), cui in seguito si aggiunse Nová, detta Pražská brána. Lungo l'Elba correva un semplice muro con merlatura e in corrispondenza della riva destra fu innalzata una torre di difesa quadrangolare.Nel punto più alto della città, al principio del sec. 13° fu costruita la chiesa di S. Bartolomeo, a tre navate di stile protogotico con elementi che si riallacciano alla tradizione romanica, quali le due alte torri, ancora esistenti, scandite originariamente in sei piani, con una parte inferiore di impianto quadrangolare sormontata da una struttura ottagonale. A tale edificio, molto danneggiato nel 1349 da un incendio, Peter Parler aggiunse, a partire dal 1360, un coro gotico, mentre nel sec. 16° al corpo longitudinale romanico venne aggregata la c.d. cappella Kokov. Il forte accento romanico delle parti occidentali si deve sia alle spesse pareti in pietra sia agli otto pilastri che sostengono le volte. I capitelli a calice presentano motivi ornamentali a soggetto vegetale o animale, che derivano dalla tradizione romanica; lo stesso stile caratterizza anche i tre portali, di cui il principale non è originale, ma di ignota provenienza.Il coro gotico, che occupa lo spazio di tre campate romaniche, supera di gran lunga in altezza la navata centrale; esso è coperto da volte a crociera costolonata su sette complessi pilastri ed è diviso dal quadrato d'incrocio da due più grandi pilastri di sezione rettangolare. Il presbiterio, capolavoro di Peter Parler, per la luminosità cui provvedono le ampie ed eleganti finestre, è in forte contrasto con le parti buie e più antiche. Lungo m. 26, è circondato per tutto il suo perimetro da un ambulacro con cappelle radiali trapezoidali e sul lato nord dà accesso a una sagrestia rettangolare. La torre campanaria, in stile tardogotico, venne edificata a lato della chiesa da un maestro Peter.Il convento domenicano, di cui si hanno notizie a partire dal 1227, con la chiesa dedicata alla Vergine costituiva una sorta di pendant a S. Bartolomeo; chiesa e convento vennero bruciati dagli hussiti nel 1421.Dopo il 1289, sull'altura in direzione di Kutná Hora fu innalzata la chiesa di Ognissanti, piccolo edificio a navata unica. A cavallo dei secc. 13° e 14°, in connessione con l'ospedale cittadino, fu costruita la chiesa di S. Giovanni Battista, articolata in una lunga navata coperta da volte a crociera gotiche.Nel 1485 a K. fu istituito il tribunale e nel 1494 la c.d. casa Koler venne adattata a palazzo del Municipio. Sebbene l'esterno sia in stile neorinascimentale, l'edificio è sostanzialmente gotico. Le più antiche case di K. risalgono al sec. 13°, ma un'ampia campagna edilizia si ebbe soltanto in seguito all'incendio del 1349, quando vennero innalzate sfarzose abitazioni borghesi; successivamente la piazza cittadina fu circondata da un portico su archi. Le case furono ampiamente rimaneggiate in epoca tardobarocca con facciate riccamente articolate e con complessi coronamenti a timpano.Sul luogo dove sorgeva il convento domenicano fu costruito un castello, ricordato dalle fonti per la prima volta nel 1448, su commissione di Bedřich di Strážnice, capo della setta hussita dei taboriti, cui apparteneva Kolín.Un ruolo considerevole nella vita cittadina di K. ebbe la comunità ebraica, ricordata per la prima volta nel 1379. Il ghetto, nella parte sudoccidentale dell'abitato, era fortificato e munito di porte in corrispondenza del punto in cui si immettevano le strade Pražská e Kouřimská. Dell'adiacente cimitero, le pietre tombali più antiche risalgono al 1418.Opere significative di epoca medievale sono conservate nel Regionální Muzeum.
Bibl.: K.B. Mádl, Soupis památek historických a umĕleckých v království Českém [Elenco di memorie storiche e artistiche del regno Boemo], I, Politický okres Kolínsky [Il distretto politico di K.], Praha 1897, pp. 19-53; id., Der Politische Bezirk Kolín, in Topographie der Historischen und Kunst-Denkmale im Königreiche Böhmen, I, Praha 1898; J. Vávra, V. Sixta, A. Hlaváček, Dejepis a popis dĕkanského chrámu sv. Bartolomĕje v Kolinĕ [Storia e descrizione della chiesa del decanato di S. Bartolomeo a K.], Kolín 1910; Z. Jelínek, Z. Helfert, Kolínsko [Il territorio di K.], Praha 1990.B. Chropovský