Burdach, Konrad
, Filologo e linguista (Königsberg 1859 - Berlino 1936), alunno di W. Scherer e Zarnke. Libero docente a Halle (1884), studiò la formazione della lingua letteraria tedesca; successivamente intraprese ricerche sulla Riforma nei suoi rapporti con l'Umanesimo e il Rinascimento (Vom Mittelalter zur Reformation, 1893; Reformation, Renaissance, Humanismus, 1918, 19262; Deutsche Renaissance, 1916, 19203), e su alcuni problemi della letteratura italiana del Trecento, da Cola di Rienzo (Cola di Rienzo und die geistige Wandlung seiner Zeit, uno dei volumi di Vom Mittelalter rur Reformation [Berlino 1913-1928]), al Petrarca, di cui mise in luce soprattutto i rapporti con l'Umanesimo in Germania (Aus Petrarcas deutschem Schülerkreis. Texte und Untersuchungen, Berlino 1924; F. Petrarca, Briefwechsel mit deutschen Zeitgenossen, ibid. 1933). Di D. il B. si occupò trattando di Cola di Rienzo, e ripetutamente in altri lavori per discutere la posizione del poeta rispetto all'Umanesimo e alla Rinascenza, scoprendo in D. tratti rinascimentali (più esplicitamente nel saggio D. und das Probleme der Renaissance, in " Deutsche Rundschau " CCXVIII [1924], ove discute le opinioni di A. v. Harnack, E. Troeltsch e K. Vossler); lumeggiò l'influsso del D. del De vulgari Eloquentia e del Convivio sulle idee linguistiche di Johannes von Neumarkt, cancelliere dell'imperatore Carlo IV e grande ammiratore di Cola di Rienzo e del Petrarca: il Neumarkt cercava leggi normative per la lingua tedesca (Vom Ursprung der neuhochdeutschen Schriftsprache, Berlino 1903). Nell'episodio di Matelda il B. trovò uniti a motivi della dottrina cristiana antichi elementi, orfici (in " Deutsche Rundschau " CLXII [1914]).
Bibl. - P. Piur, in " Zeit. für deutsche Philologie " LXII (1937) 106-112; J. Petersen, in " Sitzungsberichte der Preussischen Akademie der Wissenschaft " 1937, CXX-CXXX; Neue Deutsche Biographie, III (1957) 41.