GESNER (non Gessner), Konrad von
Medico e naturalista, nato a Zurigo il 26 marzo 1516, morto ivi il 13 dicembre 1565. Ottenne (1531) una borsa di studio per intervento di Zwingli e frequentò le università di Bourges e di Parigi (1532-1534) con Giovanni Fries. Maestro di scuola a Zurigo (1535), l'anno appresso si recò a studiare medicina a Basilea. Nominato professore di greco nell'accademia di Losanna (1537), riprese a studiare medicina a Montpellier nel 1540 e l'anno appresso, a Basilea, si laureò in medicina. Medico e professore di storia naturale a Zurigo (1541), divenne medico della città nel 1554 e canonico nel 1558. Mente enciclopedica, versato in tutte le scienze, dalla filologia alla teologia e dalla botanica alla medicina, compì viaggi ed escursioni, particolarmente sulle Alpi, per lo studio della flora e della fauna.
Pubblicò varie edizioni di autori classici; diede nel Mithridates sive de differentiis linguarum (Zurigo 1555) un catalogo di lingue e di dialetti. Erudito, compilò una vasta Bibliotheca universalis (voll. 4, Zurigo 1545-55), catalogo di tutti gli scrittori allora viventi con l'elenco delle rispettive opere. Ebbe meritata rinomanza per i suoi studî di botanica. Il G. fu il primo in questo campo a fondare una classificazione scientifica dei vegetali servendosi dei caratteri desunti dagli organi di fecondazione e di fruttificazione e a dimostrare l'importanza di tali caratteri. Le sue principali opere botaniche sono: Opera botanica per duo saecula desiderata (Norimberga 1571); Historia plantarum et vires ex Dioscoride (Parigi 1541); De raris et admirandis herbis (Zurigo 1555). Si occupò anche di fossili e pubblicò De omni remrm fossilium genere, gemmis, lapidibus, metallis, ecc. (Zurigo 1565). Ma l'opera che lo rese più noto ai posteri fu la celebre Historia animalium (voll. 4, Zurigo 1551 segg.). Gli animali vi sono raggruppati secondo la classificazione aristotelica: la prima parte tratta dei Quadrupedi vivipari e ovipari, la seconda degli Uccelli, la terza dei Pesci, e la quarta, che uscì postuma nel 1587, dei Serpenti e degl'Insetti. Gli animali sono, in ciascuna di queste parti, ordinati alfabeticamente; si trovano però cenni di avvicinamemo secondo l'affinità naturale: così i bovini sono tutti sotto Bos, le scimmie tutte sotto Simia, ecc. La trattazione di ciascun animale è divisa in otto paragrafi, che si riferiscono: ai nomi dell'animale nelle diverse lingue, alla patria e alla descrizione dell'animale, alle sue facoltà fisiche e psichiche, all'utilità per l'uomo, ai pensieri filosofici e poetici, ai paragoni e agli aneddoti ispirati ai varî autori dall'animale in questione. È una delle prime opere zoologiche dei tempi moderni, e l'autore vi dimostra un certo senso critico, benché presti fede ancora a molte favole. Per la prima volta nella storia della zoologia si fa uso di incisioni, alcune delle quali dovute a valenti artisti (il rinoceronte fu inciso da A. Dürer). Opera analoga a questa e di poco più recente è quella dell'Aldrovandi (v.).
Bibl.: Dict. hist. et biogr. de la Suisse, III, Neuchâtel 1926, p. 403.