Poeta russo (Gumnišči, Vladimir, 1867 - Noisy-le-Grand, Parigi, 1943), considerato uno dei maggiori rappresentanti del decadentismo russo. Crepuscolare agl'inizî (Sbornik stichotvorenij "Raccolta di versi", 1890; Pod severnym nebom "Sotto il cielo nordico", 1894; Tišina "Il silenzio", 1898), è andato sempre più inebriandosi di una cosmica pienezza di vita (Gorjaščie zdanija "Edifici ardenti", 1900; Budem kak solnce "Vogliamo essere come il sole", 1903; Tol´ko ljubov´ "Nient'altro che amore", 1904; Liturgija krasoty "La liturgia della bellezza", 1905, Zlye čary "Incantesimi maligni", 1906; ecc.). Dopo la rivoluzione del 1917 emigrò a Parigi. Viaggiatore appassionato, pubblicò una serie d'impressioni in versi e in prosa sull'Egitto, il Messico, il Perù, l'Indonesia (Kraj Ozirisa "Il paese di Osiris", 1914, sull'Egitto; Zmeinye cvety "Fiori serpentini", 1910, lettere dal Messico). Traduttore di tutta l'opera di Shelley, è stato largamente influenzato da Poe, Whitman, Baudelaire e Wilde.