GRCIC, Konstantin
Designer tedesco, nato a Monaco di Baviera il 18 maggio 1965. Tra i designer contemporanei di maggiore influenza internazionale, fonde nei suoi progetti essenzialità formale, citazioni di prodotti storici, funzionalismo e una costante ricerca sui materiali e sull’innovazione tecnologica. Il suo lavoro è stato oggetto di varie pubblicazioni ed esibizioni presso le più importanti gallerie di design e i principali musei di arte contemporanea, tra i quali la Haus der Kunst di Monaco di Baviera, l’Art Institute di Chicago, la Galerie Kreo di Parigi, il Vitra Design Museum di Weil am Rhein, il MoMA (Museum of Modern Art) di New York e il Centre Pompidou di Parigi.
Diplomatosi in ebanisteria presso la John Makepeace School, ha studiato design al Royal College of art di Londra e nel 1991 ha fondato a Monaco lo studio Konstantin Grcic industrial design (KGID) che si occupa di progettazione industriale di arredi, prodotti ed elementi di illuminazione per alcune importanti aziende tra cui Authentics, Bd Ediciones, ClassiCon, Flos, Magis, Maharam, Muji, Nespresso, Plank, Serafino Zani, Thomas-Rosenthal e Vitra.
A partire dal 1998, in parallelo con l’attività progettuale, si è dedicato alla didattica insegnando fino al 2000, insieme a Sebastian Bergne, al Royal College of art di Londra, nel 2001 all’Istituto universitario di architettura di Venezia (IUAV) e nel 2005 presso l’European ceramic workcentre (EKWC) di ‘s-Hertogenbosch (Paesi Bassi). È stato curatore di mostre di rilevanza internazionale tra cui Design real per la Serpentine Gallery di Londra nel 2009, Comfort per la Biennale del design di St. Etienne e Black2 per l’Istituto svizzero di Roma, entrambe nel 2010. Nel 2012 ha curato la mostra dedicata al design nazionale per il padiglione tedesco alla XIII Biennale di architettura di Venezia.
Tra i prodotti di maggiore rilevanza sono da citare la lampada May day prodotta da Flos a partire dal 1999 e vincitrice del premio Compasso d’oro nel 2001, la seduta OSOROM prodotta da Moroso nel 2002, il sistema di sedute Chair one prodotto da Magis a partire dal 2004, lo sgabello Miura e la sedia cantilever Myto (Compasso d’oro nel 2011), entrambi per Plank. Nel 2008 ha realizzato per Galerie Kreo a Parigi un’edizione limitata della chaise longue Karbon, il cui progetto studia le performance strutturali della fibra di carbonio e abbina all’estetica high-tech propria del materiale dettagli costruttivi di alta artigianalità. Nel 2009, lavorando con i brand Muji e Thonet, ha elaborato il progetto Pipe, un restyling della storica sedia B32 e della scrivania S285 disegnate da Marcel Breuer tra gli anni Venti e Trenta del 20° secolo. Nel 2009 ha sperimentato, in collaborazione con l’azienda spagnola Bd Ediciones, le potenzialità dell’estrusione di alluminio per ottenere superfici ampie, resistenti e leggere. Esito di questa ricerca è stato il tavolo Table_B, concepito come un grande flap aeronautico fissato su un plinto centrale o su gambe in legno. Sempre nel 2009 si è dedicato al tema dell’arredo da ufficio disegnando la collezione 360° comprendente sedute e mobili contenitori e prodotta a partire dallo stesso anno dall’azienda Magis. La collezione nel 2010 è stata poi ampliata con l’introduzione di un tavolo operativo regolabile. Nel 2012 è stato presentato il sistema per arredi scolastici Pro, realizzato da Flötotto. Il progetto, con il quale G. ha innovato un settore fortemente consolidato e caratterizzato da una normativa specifica con un’attenzione a un’ergonomia dinamica e al gradimento percettivo, ha vinto l’Interior Innovation Award e il Red Dot Design Award nel 2012 e ha ottenuto una menzione al German Design Award nel 2013. Nel 2013 ha progettato per Flos la lampada Ok, simbolica continuazione progettuale e tecnologica dell’iconica lampada Parentesi nata da un concept di Pio Manzù sviluppato da Achille Castiglioni nel 1971.
Bibliografia: KGID. Konstantin Grcic industrial design, ed. F. Böhm, London 2005; P. Doze, Konstantin Grcic. Entretien avec Pierre Doze, Paris 2010; M. Romanelli, Nuovi maestri. Konstantin Grcic, «Inventario», 2010, 1, pp. 74-89; E. Wilhide, Case study: Myto. Designer Konstantin Grcic, in Id., How to design a chair, London-New York 2010, pp. 66-107; Hans Ulrich Obrist interviews, ed. Ch. Arsène-Henry, S. Basar, K. Basar, 2°vol., Milano 2010, pp. 700-12; A. Filippini, Konstantin Grcic, Milano 2011; W. Bettens, Twenty years of passion. A Berlin talk with Konstantin Grcic, «DAMn°», January-Feb ruary 2012, pp. 20-29; Konstantin Grcic. Panorama, ed. M. Kries, J. Lipsky,catalogo della mostra, Weil am Rhein, Vitra Design Museum,Weil am Rhein 2014.