SIMONOV, Konstantin (Kirill) Michajlovič
Narratore, poeta e drammaturgo russo, nato a Pietrogrado il 15 novembre 1915; iscritto al partito comunista dal 1942, deputato al Soviet supremo della repubblica russa, membro del presidium del comitato per la difesa della pace (dal 1949), è uno degli esponenti più rappresentativi della letteratura sovietica. Scrittore d'ispirazione immediata e di vena molto facile, dopo un primo esordio poetico sentimentale (cfr. il poema Pjat′ stranic "Cinque pagine", 1938 e il dramma Istorija odnoj ljubvi "Storia di un amore", 1940) a carattere personale, ha messo il suo ingegno artistico al servizio del partito esaltando il patriottismo sovietico durante la seconda guerra mondiale e attaccando gli occidentali e gli Americani dopo di essa. Ha ricevuto più volte il premio Stalin.
Come poeta oltre alle poesie del tempo di guerra (Ubej ego "Uccidilo"; Ždi menja "Aspettami", da cui è stato tratto un film; Ty pomniš Alëša "Ricordi Alêša", dedicato al poeta A. A. Surkov), che lo hanno reso tanto popolare, ha pubblicato alcune raccolte di versi, tra cui il ciclo antiamericano Druz′ja i vragi ("Amici e nemici", 1948), in cui si sente l'influenza della poesia di agitazione di V. Majakovskij, e alcuni poemi tra i quali emergono quelli storici dedicati a Suvorov (1939) e alla battaglia di Aleksandr Nevskij contro i cavalieri teutonici (Ledovoe poboišče "La battaglia sul ghiaccio", 1938). Come prosatore ha pubblicato quattro volumi di schizzi di guerra (Ot Čërnogo do Barencova morja "Dal mar Nero al mare di Barents") e dei diarî di guerra, frutto gli uni e gli altri del suo lavoro di corrispondente dal fronte, e alcuni romanzi (Dni i noči "I giorni e le notti", 1943-44; Tovarišči po oružiju "Compagni d'armi", 1952, sulla guerra del 1939 in Mongolia; Dym otečestva "Il fumo della patria" 1948; Živye i mërtvye, 1959, sui gravi problemi che si presentano ai reduci dalla guerra), dei quali il primo, sulla difesa di Stalingrado, è rimasto il più vivo oltre che famoso. Tuttavia è forse soprattutto come drammaturgo che S. è noto all'estero dove il tono polemico dei suoi drammi a tesi ha destato non poche discussioni nella stampa. I migliori e più noti sono Russkie ljudi ("Gente russa", 1942), esaltazione del coraggio e dello sprezzo della morte, e gli antiamericani Pod kaštanami Pragi ("Sotto i castagni di Praga", 1945) e Russkij vopros ("La questione russa", 1946). Del 1953 è la commedia Dobroe imja ("Il buon nome").
Bibl.: E. Troščenko, Poezija pokolenija, sozrevšego na vojne. Stat′ja pervaja. K. S., in Novyj Mir, 1943, n. 7-8; V. Aleksandrov, Amerikanskoe sčast′e (su Russkij vopros), nel vol. Ljudi i knigi, Mosca 1950; K. Lomunov, Dramaturgija K. Simonova, nel vol. Sovetskaja literatura. Sbornik statej, Mosca 1952; L. Lazarev, Dramaturgija K. Simonova, Mosca 1952; I. Grinberg, K. M. S., in Russkie Sovetskie Pisateli. Očerki žizni i tvorčestva, Mosca 1957. In it. per S. poeta, cfr. Poesia russa del novecento, a cura di A. M. Ripellino, Parma 1954.