ROMANOV, Konstantin Pavlovič
Granduca russo, secondogenito dell'imperatore Paolo I, nato l'8 maggio 1779 a Carskoe Selo, morto a Vitebsk il 27 luglio 1831. Caterina la Grande ne affidò l'educazione al Laharpe, e tentò di sottrarre all'influenza della casa paterna sia Konstantin (il cui nome accennava al programma della ricostituzione dell'impero bizantino come secondogenitura russa) sia il di lui fratello maggiore Alessandro. Ma il padre infuse nel granduca un amore appassionato per tutte le esteriorità della vita militare, e l'educazione prevalentemente militare e il concetto del dispotismo come principio di governo svilupparono in lui tendenze affini a quelle paterne. Nel 1799 partecipò alla campagna condotta dal Suvorov in Italia e in Svizzeia. Paolo, conferendogli il titolo di zarevič (28 ottobre 1799), lo designò a successore di Alessandro, nel caso che questi decedesse senza eredi maschi. Alla fine dell'anno 1814, Konstantin divenne comandante in capo delle truppe operanti in Polonia.
In questa sua nuova posizione egli impersonò a poco a poco, dopo aver respinto l'idea di un regno costituzionale, il concetto politico sulla Polonia proprio di Alessandro. Egli credeva nella possibilità di un compromesso tra gl'interessi russi e le aspirazioni nazionali polacche. Questa sua concezione risentiva dell'influenza su lui esercitata dalla contessa polacca Jeanette Grudzyńska (morta il 29 novembre 1831) che egli aveva sposata il 24 maggio 1820, dopo aver divorziato dalla principessa Giuliana di Sassonia-Coburgo (Anna Feodorovna) sposata nel 1796, ma dalla quale viveva diviso fino dal 1801. La contessa fu creata, dopo il matrimonio, principessa di Łowicz da Alessandro. Konstantin, che dopo il secondo matrimonio aveva dovuto rinunziare alla successione al trono per i suoi eventuali eredi, vi rinunziò con un atto segreto del 1822 anche per sé stesso, a favore del granduca Nicola. Il 26 dicembre scoppiò la rivolta decabrista contro Nicola.
L'incomprensione già esistente tra Polacchi e Russi, ingrandita ancora dalla presenza del granduca, condusse alla rivoluzione scoppiata in Varsavia il 29 novembre 1830. Konstantin sfuggì a mala pena ai congiurati e lasciò la Polonia con le truppe russe. Morì di colera durante le operazioni russe contro i rivoltosi.
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