KORTRIJK
(lat. Cortoriacum; franc. Courtrai)
Città del Belgio, nelle Fiandre occidentali, a pochi chilometri dalla frontiera francese, K. è capoluogo dell'omonimo distretto ed è attraversata dal fiume Lys (fiammingo Leie).La città fu in origine un vicus romano, centro amministrativo e sede di mercato grazie alla sua posizione presso la Lys, in un punto favorevole per il guado; sebbene menzionato solo in un documento risalente al sec. 4°-5°, l'insediamento doveva essersi già sviluppato prima della metà del sec. 1° a.C. sul sito poi occupato dalla città. L'area, abitata ininterrottamente fin dall'epoca romana, fu dapprima municipium in età merovingia, quindi si sviluppò come agglomerato intorno al castello comitale.Il territorio fu cristianizzato da s. Eligio (m. nel 660) e da s. Amando (m. nel 675 ca.), che si suppone abbiano fondato rispettivamente la chiesa di S. Martino (Sint Maarten) e la cappella dedicata alla Vergine che precedette il monastero di S. Amando. Nel Medioevo K. era parte della provincia ecclesiastica di Reims e apparteneva alla diocesi di Tournai (Doornik). Quando la contea delle Fiandre venne divisa in kasselrijen, cioè in distretti militari, amministrativi, giudiziari e più tardi fiscali, K., a partire dal 1071, formò un distretto autonomo. I potenti conti delle Fiandre, originariamente vassalli della Corona di Francia, alla metà del sec. 11° erano diventati virtualmente indipendenti; nel 1190 K. è definita oppidum, città più o meno fortificata fornita di privilegi.Alla fine del sec. 13° la parte orientale del demanio dei conti comprendeva, a S della Lys, il castello, la chiesa dedicata alla Vergine (Onze Lieve Vrouw), il beghinaggio e il S. Martino. La chiesa della Vergine venne fondata nel 1195-1199 dal conte Baldovino IX (1172-1206), il futuro Baldovino I, primo sovrano dell'impero latino di Costantinopoli. La primitiva chiesa, piuttosto una cappella, consisteva soltanto di un coro, costruito nel 1200-1203, ed era dotata di un Capitolo composto da dodici canonici e un decano; intorno al 1250 essa fu ampliata e munita di transetto e corpo longitudinale con navate laterali. La contessa Giovanna, figlia di Baldovino IX, fondò nel 1238 il beghinaggio dedicato a s. Elisabetta, il cui attuale edificio risale al 1280, sebbene sia stato in seguito molto alterato. La chiesa di S. Martino, unica parrocchiale di K. fino al 1784, venne ricostruita nel 1270-1280 forse in forme basilicali. Presso l'angolo nordoccidentale del S. Martino, nel punto di intersezione delle antiche arterie cittadine, è situata la piazza del Mercato (Grotemarkt), dall'impianto irregolare; in essa vennero eretti il primo municipio e la loggia dei Panni, quest'ultima in funzione nel 1248.Nel 1224 si stabilirono a K. i primi cinquanta operai addetti alla lavorazione della lana e nel 1291 ebbe inizio la produzione del lino. La Lys, priva di calcare, era particolarmente adatta alla macerazione del lino e assicurò prosperità alla città come centro di produzione tessile. Intorno al mercato sono state ritrovate nove cantine, resti di abitazioni in pietra del 13° e 14° secolo. L'estensione di K. a N della Lys è documentata sia dalla fondazione da parte della contessa Margherita, un'altra figlia di Baldovino IX, di un ospedale dedicato alla Vergine nel 1219 o poco prima (e da allora più volte ricostruito) sia dalla presenza del monastero di S. Amando, abbandonato nel 14° secolo.Nel 1297 i Francesi occuparono K. e nel 1300-1301 fu costruita - forse sul luogo del castello comitale - una fortezza reale in laterizio e pietra il cui impianto è venuto alla luce durante gli scavi del 1959 e del 1986; anche la chiesa della Vergine era stata dotata di un muro di protezione. Negli anni seguenti le città delle Fiandre riuscirono a difendere la loro indipendenza dalla Francia con la battaglia degli Speroni d'oro, combattuta tra le truppe fiamminghe e la cavalleria francese sotto le mura di K. nel 1302. La battaglia prende il nome dalle settecento coppie di speroni che si dice siano state raccolte dopo lo scontro e collocate nella chiesa della Vergine. Nel 1322 le Fiandre divennero di fatto una provincia francese e questo determinò dapprima la supremazia borgognona, dopo la morte del conte Luigi di Mâle (1384), e più tardi la dominazione asburgica (1477). Nel 1382 K. venne saccheggiata e bruciata dalle truppe di Carlo VI di Francia.Il periodo che va dal 1386 al 1454 ca. è caratterizzato da un'attività costruttiva di ampia portata. La chiesa di S. Martino venne ricostruita come edificio 'a sala' in stile gotico brabantino e nel 1514-1522 fu aggiunta la cappella di S. Anna. La chiesa della Vergine, che aveva sofferto meno danni, venne restaurata a partire dal 1410; l'edificio era stato notevolmente trasformato nel secolo precedente: all'inizio del sec. 14° l'antico coro era stato sostituito da quello ancora esistente con deambulatorio e cappelle radiali; nel 1370-1374 venne aggiunta la cappella di S. Caterina, patrocinata dal conte Luigi di Mâle e forse ispirata alla chiesa superiore della Sainte-Chapelle di Parigi.Tra il 1394 e il 1430 venne innalzato un nuovo castello, del quale si conserva la pianta, sul lato occidentale dell'od. Vismarkt. Il terreno dell'antica fortezza demolita venne dato al Capitolo della chiesa della Vergine, che vi fece aprire nuove strade. Le fortificazioni del sec. 13° erano estese anche intorno all'Overleie e in parte intorno all'Overbeke, con nuovi canali e un'innumerevole serie di torri. Il castello e le fortificazioni vennero abbattuti nel 1684 da Luigi XIV di Francia, a eccezione delle due torri a difesa del ponte di Broel. Non sopravvive molto dell'architettura civile di questo periodo, neanche sulla piazza del Mercato: il palazzo comunale (1418-1430), progettato da Simon Van Assche di Bruxelles, fu ricostruito a partire dal 1519 e della loggia dei Panni, riedificata a partire dal 1411, si conserva il beffroi, il complesso dovette infatti essere demolito per i danni provocati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.Nulla resta dei ricchi arredi tardogotici e dei tesori ecclesiastici, di cui è noto da documenti e inventari quello della chiesa della Vergine; degni di attenzione tra la scultura architettonica sono i rilievi dei centodue écoinçons con scene della Vita della Vergine, di s. Nicola e di s. Villibrordo nella chiesa della Vergine (1370 ca.).Per la statuaria l'opera più importante è la grande figura in alabastro di S. Caterina, del 1372-1373, capolavoro di André Beauneveu (v.) e insigne espressione dell'arte europea del tardo 14° secolo. Essa fu commissionata dal conte Luigi di Mâle per l'arredo della cappella di S. Caterina nella chiesa della Vergine, poiché il compleanno del conte coincideva con la festa della santa e la cappella doveva in origine ospitare la tomba del committente.Nella cappella di S. Caterina si trovano inoltre i ritratti dei conti delle Fiandre e perciò essa è nota anche come cappella dei Conti; la serie dei dipinti murali (1372-1374) fu iniziata da Jan van der Asselt, pittore di corte di Luigi di Mâle, e fu portata avanti da Melchior Broederlam (v.) nel 1406 e da altri artisti fino al 19° secolo. Tutti i ritratti di età medievale furono ridipinti negli anni 1869-1872; i più antichi erano stati però già restaurati nel 1507. La decorazione originaria comprendeva tra l'altro le immagini di quattro santi, un ritratto di Luigi di Mâle in preghiera davanti alla Vergine con il Bambino e un Giudizio universale sulla parete occidentale.
Bibl.:
Fonti. - Jacob van Deventer, nederlandse steden in de 16e eeuw [Jacob van Deventer, città olandesi del sec. 16°], a cura di H. Fruin, den Haag 1916-1923, nr. 13.
Letteratura critica. - P. Debrabandere, Geschiedenis van de Schilderkunst te Kortrijk, 1400-1900 [Storia della pittura a K., 1400-1900], Kortrijk 1963; id., Geschiedenis van de Beeldhouwkunst te Kortrijk [Storia della scultura a K.], Kortrijk 1968; L. Devliegher, De Onze-Lieve-Vrouwekerk te Kortrijk [La chiesa della Vergine di K.], Tielt-Utrecht 1973; E. van Hoonacker, Iconografie van Kortrijk en omgeving, 1280-1900 [Iconografia del territorio di K., 1280-1900], Kortrijk 1977; Die Parler und der Schöne Stil 1350-1400. Europäische Kunst unter den Luxenburgern, cat., Köln 1978, I, pp. 80-81; Geschiedenis van Kortrijk [Storia di K.], a cura di N. Maddens, Kortrijk 1990.Z. van Ruyven-Zeman