PALAMAS, Kōstẽs (Κωστῆς Παλαμᾶς)
Scrittore neogreco, nato a Patrasso nel 1859 da famiglia originaria di Missolungi. Passato ad Atene per studiare giurisprudenza, il P. si dedicò al giornalismo e alla poesia. Segretario dell'università di Atene dal 1897, nel 1926 divenne membro dell'Accademia di Atene.
Tra le sue opere in versi sono da ricordare: Τραγούδια τῆς πατρίδος μου (Canti della mia patria, 1886); "Υμνος εἰς τὴν 'Αϑηνᾶν (Inno ad Atena, 1889); Τὰ μάτια τῆς ψυχῆς μου (Gli occhi dell'anima mia, 1892); "Ιαμβοι καὶ ανάπαιστοι (Giambi e anapesti, 1897); ‛Η ἀσάλευτη ζωη (La vita immobile, 1904); ‛Ο δωδεκάλογος τοῦ γύϕτου (Il decalogo dello zingaro, 1907); ‛Η ϕλογέρα τοῦ βασιλιᾶ (Il flauto del re, 1910); ‛Η πολιτεία καὶ ἡ μοναξιά (La città e la solitudine, 1912); Βωμοί (Altari, 1915); Δειλοὶ καὶ σκληροὶ στίχοι (Versi timidi e crudeli); ‛Ο κύκλος τῶν τετραστίχων (Il ciclo dei tetrastici, 1929); ecc.
In prosa la bella novella ‛Ο ϑάνατος τοῦ παλληκαριοῦ (La morte del pallicaro, 1901) e Διηγήματα (Novelle, 1920) e il dramma Τρισεύγενη (Nobilissima, 1903). Il P. ha scritto inoltre numerosi articoli di critica letteraria sul Krystálēs, sul Solōmós, su A. Balaōrítēs, sul Bizyēnós, su I. Typáldos, due volumi di Γράμματα (Scritti letterarî, 1904-1907) e tre di Πεζοὶ δρόμοι (Corse pedestri, 1929-1932). Tradusse anche la tragedia Hélène de Sparte di E. Verhaeren.
Movendo dalla cosiddetta Nuova scuola ateniese, sorta in opposizione alla poesia romantica, usò in prosa e in poesia la lingua popolare sull'esempio dei canti popolari, del Balaōrítēs e della scuola delle Isole Ionie (che egli mise in onore) e divenne il capo dei malliaristi. Ebbe grande predilezione per Sully-Prudhomme e per i parnassiani; e la sua poesia da descrittiva e sentimentale qual'era in origine diventa più individuale e più intima, una poesia di idee, velate talvolta di un simbolismo oscuro.
Il P. è il più originale dei poeti della Grecia moderna, e la sua fama ha varcato i confini della patria.
Bibl.: D. C. Hesseling, Histoire de la littérature grecque moderne, Parigi 1924, pp. 103-112; E. Vutieridis, Κ. Παλαμᾶς. Το ποιητικὸ ἔργο αὐτοῦ, II, Atene 1923; A. Karantoni, Εἰσαγωγὴ εἰς τὸ Παλαμικὸ ἔργο, Atene 1929; A. Palmieri, K. P. e la sua poesia, in Lo spettatore ital., 15 giugno 1924; id., Il cinquatenario della carriera letteraria del poeta K. P., in Europa Orientale, 20 aprile 1926; oltre a studî speciali come D. Vezanis, ‛Ο Παλαμᾶς ϕιλόσοϕος, Atene 1930; G. Katsimbalis, ‛Ο Π. καὶ τὸ σπιτι, e Τὸ παιδὶ στὴν ποίηση τοῦ Παλαμᾶ, Atene 1929. Tra le versioni sono da citare Øuvres choisies traduites par E. Clément, Parigi 1922, e Poems selected and rendered into English by Th. Stephanides and G. Catsimbalis, 1925.