Vedi KOZANI dell'anno: 1973 - 1995
KOZANI (Κοζάνι)
Centro moderno della Macedonia occidentale, all'incrocio delle vie di comunicazione tra la Macedonia e l'Epiro e tra la Macedonia e la Tessaglia. Fino a pochi anni fa era noto esclusivamente per la sua storia più recente, ma ora si sta progressivamente chiarendo il quadro delle civiltà antiche di questo nodo importante della Grecia settentrionale.
È di qualche anno fa il ritrovamento, in località Paleòkastron, presso K., di un'ascia a mano in trachite verde di tipo acheuleano, il più antico documento umano, finora noto, della preistoria greca. Pur essendo ancora isolato, esso testimonia, anche lungo il meridiano della penisola greca, quello spostamento di genti armate di questo tipo di ascia dal continente africano verso l'Europa. Nell'ambito del centro moderno i documenti risalgono già all'Età del Bronzo, con ritrovamenti sulla collina di Haghios Eleftherios, una delle più importanti acropoli della Macedonia occidentale, e con una serie numerosa di frammenti ceramici micenei del TE III B e C, dallo strato di deposizione di una necropoli indagata a varie riprese dal 1949, presso la odòs Philippou. Si allarga in tal modo il quadro della penetrazione micenea nell'area, già documentata da due pugnali del TE II-III A trovati a Grevenà. La necropoli citata è di primaria importanza, perché oltre alla sua continuità fino agli inizî dell'ellenismo, testimonierebbe l'arrivo di genti doriche nell'XI sec. a. C. Data la ubicazione del centro, nei corredi si nota, accanto a qualche oggetto importato, la sopravvivenza, in quelli di fattura locale, di forme e motivi decorativi assai precedenti. Di particolare interesse è una phiàle argentea umbilicata, decorata a sbalzo con un giro di fiori di loto e con una dedica megarese ad Atena: essa forse giunse nel N della Grecia col materiale del saccheggio delle truppe macedoni di Demetrio Poliorcete (Plut., Dem., xi, 8-10). Della città si conosce ancora troppo poco: sull'acropoli di Haghios Eleftherios rilievi votivi ellenistico-romani ci testimoniano culti di Zeus Kronìdes e di Eracle Propölaios e pochi resti di muri sono riferibili alla cinta della cittadella (resti di NE) e delle case di abitazione (resti di SO). Varî documenti di età romana (epigrafi, ceramica, vetri) provengono soprattutto dall'area della chiesa di Haghios Kostantinos, dov'era un'altra necropoli. Ad Akrinì (30 km da K.) si trova una basllica triabsidata, forse della seconda metà del IV sec., con una decorazione pavimentale musiva. Ancora incerto il problema della identificazione del centro antico corrispondente all'attuale: pare tuttavia che, se non in esso, almeno nell'ambito della sua provincia dovesse trovarsi la antica ᾿Ελιμεία.
Bibl.: A. Keramopoulos, in Praktikà, 1934, p. 86, fig. 13; Ch. Makaronas, in ᾿Εϕημ. ᾿Αρχ., 1936, Chronikà, p. 13 (necrop. romana); Journ. Hell. Stud., 66, 1946, p. 113; V. Callipolitis, in ᾿Εϕημ. ᾿Αρχ., 1948-49, p. 85 ss.; id., ibid., 1950-51, p. 184; id., in Praktikà, 1950, p. 281 ss.; Praktikà, 1958, p. 96 ss.; Ergon, 1958, p. 85 ss.; Ph. Petsas, in ᾿Εϕημ. ᾿Αρχ., 1953-54, II, p. 113 ss.; id., in ᾿Αρχ. Δελτίον, 1961-62, Chronikà, p. 216; Praktikà, 1960, p. 107 ss., e in ᾿Αρχ. Δελτίον, 19, 1964, Chronikà, p. 361; e inoltre Bull. Corr. Hell., Chron. des fouilles, 1960, 1964, 1966 e Journ. Hell. Stud., Arch. Rep., 1954, 1958, 1959-60, 1960-61, 1962-63, 1963-64, 1965-66. Sulle tombe protogeometriche cfr. anche, V. R. D'A. Desborough, The Last Mycenaeans, Oxford 1964, p. 139, n. 5, p. 259 e R. Hope Simpson, A Gazetteer and Atlas, Londra 1965, p. 173. Per l'ascia acheuleana cfr. Antiquity, 39, 1964, p. 54, tav. XII; E. S. Higgs, in ᾿Αρχ. Δελτίον, 20, 1965, Chronikà, p. 362 ss.; S. C. Weinberg, The Stone Age in the Aegean, in Cambridge Ancient History, I, X, 1965, p. 65. Per il problema topografico cfr. D. Kanatsouli, in Makedonikà, II, 1941-52, p. 179 ss. Per le collezioin del museo locale cfr. Ch. Makaronas, in ᾿Εϕημ. ᾿Αρχ., 1936, Chronikà, p. 2 ss.; id., in Makedonikà, II, 194152, p. 637 ss.; Ph. Petsas, in ᾿Αρχ. Δελτίον, 1961-62, Chronikà, p. 216.