KRESPHONTES (Κρεσϕόντης)
Eraclide, figlio di Aristomachos. Conquistò con i fratelli, a capo dei Dorî, il Peloponneso e nella divisione del territorio riuscì ad ottenere con l'astuzia la Messenia (Paus., iv, 3, 4 s.). Fu ucciso da Polyphontes, ma fu vendicato dal terzo figlio sfuggito alla strage. Assieme a questi K. fu venerato come eroe del paese da Epaminonda nella nuova fondazione di Messene, dove esisteva una sua statua di culto (Paus., iv, 27, 6; 31, 11).
Al mito di K. dedicarono una tragedia Euripide ed Ennio ed era stata riferita erroneamente la scena della kelèbe del Pittore di Harrow, ora a Vienna, in cui sono raffigurati invece Clitennestra e Taltibio.
Bibl.: L. Preller, Griechische Mythologe, II, Berlino 1875, p. 282 s.; H. W. Stoll, in roscher, II, i, 1890-94, cc. 1420-1421, s. v., n. i; C. Robert, Die griechische Heldensage, II, Belrino 1921, . 671 ss.; Pley, in Pauly-Wissowa, XI, 2, 1922, c. 1717, s. v. Sulla kelèbe 1103 di Vienna: G. von Lücken, Greek Vase-Paintings, L'Aia 1923, tav. 86; J. D. Beazley, Red-fig., p. 181, n. i.