KRISHNA (il suo vero nome è Kishen Singh)
Uno dei pandit o indiani colti che l'ufficio trigonometrico dell'India, nella seconda metà del secolo scorso, educava nei metodi della topografia, per inviarli a rilevare i paesi adiacenti chiusi agli Europei e a raccoglierne notizie. Nacque a Milam, nel distretto di Almora (Kumaun) del Himālaya, fra il 1840 e il 1845, da una famiglia giā illustre per benemerenze geografiche; morì nel 1921. L'attività di K. si svolse quasi intieramente nel Turkestan cinese e nel Tibet.
Cominciò nel 1869, con un viaggio di prova nel Karnali e Rakas Tal; due anni dopo, con alcuni compagni, entrò nel Tibet e fece il circuito completo del lago Tangri-nor, a N. di Lhasa. Spogliati da predoni, tornarono a Lhasa, e K. traversò il Tibet meridionale fino a Gartok, di dove tornò in India. Successivamente (1873) fu aggiunto con altri topografi indiani alla missione di sir D. Forsyth a Yarkand. Andò a Kashgar e al Pamir; e sulla via del ritorno fece un accurato rilevamento dell'itinerario fino al lago Pangkong e a Tankse nel Ladak.
L'ultimo viaggio di K. fu il più importante e ricco dì esplorazioni. Nella primavera del 1878, si recò a Lhasa, e procedette a settentrione verso la Mongolia. Spogliato da briganti, abbandonato da un compagno che portò con sé tutti i mezzi di trasporto, riuscì a raggiungere i confini NO. del Kansu. Quando tornò in India (1884), la sua salute era scossa per le privazioni subite. Ebbe la medaglia d'oro della Società geografica inglese, e si ritirò dal servizio con una pensione del governo indiano. Il suo lavoro topografico fu trovato molto preciso e accurato da tutte le osservazioni successive.
Bibl.: T. G. Montgomerie, in Journal Roy. Geogr. Soc., XLV (1875), p. 315; H. trotter, in Records Survey of India, VIII (1915), p. 1; M. Kenneth Mason, Kishen Singh and the Indian Explorers, in Journal Roy. Geog. Soc., LXII (1923), p. 429.