KRONŠTADT (A. T, 69-70)
TADT Città della Russia occidentale, situata sulla piccola isola di Kotlin, nella baia con cui termina il Golfo di Finlandia, a circa 25 km. a O. di Leningrado. Il braccio d'acqua che circonda da N. l'isola, non è navigabile per grosse navi; nel braccio che si sviluppa a S., il canale, che può essere percorso da grosse navi, si apre accosto all'isola, mentre lungo l'opposta costa oltre Oranienbaum si sviluppa un banco di sabbia: questo fa sì che le navi dirette a Leningrado debbano necessariamente sfilare dinnanzi alle fortificazioni di Kronštadt. La posizione dell'isola di Kotlin ha quindi permesso di costituire a Kronštadt la base navale della flotta russa, che può essere così resa invulnerabile. A loro volta la flotta e la fortezza dominano Leningrado, e, infatti, a varie riprese l'intervento degli equipaggi e delle artiglierie della fortezza ebbe influenza decisiva in occasione di moti scoppiati a Leningrado. Nella città, che si divide in città mercantile e città marittima, si trova il celebre duomo di S. Andrea, del sec. XVIII; vi si conserva l'immagine di S. Andrea con il nastro di S. Andrea, che Pietro il Grande ricevette nel 1703 dalle mani del primo ammiraglio russo Golovin, per avere preso all'abbordaggio alcune navi svedesi nel Golfo di Finlandia. La popolazione, che nel 1900 contava 60.000 ab., è ora ridotta a 21.200 (1926).
Storia. - L'isola di Kotlin fu, dal 1323 fino al 1617, territorio di confine fra la Russia e la Svezia; nel 1617 fu ceduta alla Svezia, ma sotto il regno di Pietro il Grande venne annessa alla Russia. Nel 1703 Menšikov fondò, su progetto dello stesso zar Pietro, una fortezza su un bassofondo nella parte meridionale dell'isola, alla quale fu dato il nome di Kronštadt. Nel 1710 la fortezza fu ampliata, nel 1720 furono terminati i porti militare e commerciale e si cominciarono a costruire forti e case private. Comprendendo tutta l'importanza delle fortificazioni di Kronštadt, tutti i regnanti russi, dopo Pietro il Grande, cercarono di renderle sempre più formidabili. La fortezza fu così ricostruita nel 1807-08, nel 1825-40, nel 1856-71. Negli ultimi decennî prima della rivoluzione del 1917, Kronštadt fu uno dei focolai del fermento rivoluzionario diffuso nella flotta. Nel 1906 i partiti socialista democratico e socialista rivoluzionario avevano già tentato di produrre un sollevamento militare a Kronštadt; il forte Konsstantin era stato preso dai ribelli; ma il movimento fu presto soffocato. Una parte eminente ebbe invece Kronštadt nella rivoluzione del 1917, perché i marinai della flotta, che sino dal luglio si erano schierati per Lenin, nella rivoluzione d'ottobre ebbero parte decisiva nell'assicurare il successo bolscevico. Ma nel 1921 contro i comunisti stessi si svegliò un forte malcontento tra i marinai di Kronštadt, che condusse alla rivolta del 28 febbraio. I ribelli chiedevano la libertà di stampa, di parola, di riunione, di commercio, il riconoscimento dei partiti socialisti, ecc. La sedizione fu soffocata il 21 marzo 1921: una parte dei ribelli fuggì in Finlandia.