Zanussi, Krzysztof
Regista cinematografico polacco, nato a Varsavia il 17 giugno 1939. La morale individuale, il significato ultimo dell'esistenza, i limiti della conoscenza umana: i temi di fondo della sua opera lo hanno reso sin dagli inizi della sua carriera un cineasta scomodo, condannato alla marginalità. Tra i riconoscimenti ricevuti, al Festival di Locarno il Pardo d'oro nel 1973 per Illuminacjia (Illuminazione), al Festival di Cannes il premio per la regfia nel 1980 per Constans, alla Mostra del cinema di Venezia il premio della giuria nel 1982 per Imperativ (Imperativo) e il Leone d'oro nel 1984 per Rok spokojnego słońca (L'anno del sole quieto).
Figlio di un ingegnere di lontana origine italiana, studiò fisica a Varsavia, e poi filosofia a Cracovia, entrando in contatto con l'esistenzialismo e la fenomenologia (il suo maestro fu R. Ingarden, allievo di E. Husserl). A partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta cominciò a interessarsi al cinema, realizzando film amatoriali che suscitarono l'interesse di Andrzej Munk. Nel 1960 entrò così nella celebre Scuola nazionale di cinema, teatro e televisione di Łódź, da cui uscì diplomato nel 1966 con il cortometraggio Śmierć prowincjała (Morte di un padre provinciale); esordì nel lungometraggio a soggetto con Struktura kryształu (1969; La struttura del cristallo), che già rivelava la sua propensione per un cinema di grande spessore intellettuale, volutamente antispettacolare. La sua concezione elitaria del cinema, densa di contenuti etici, provocatoriamente lontana dal ritmo e dagli effetti della produzione più popolare, ha trovato in Ingmar Bergman un maestro e un ispiratore. Come il regista svedese, anche Z. ha la tendenza a costruire film che somigliano ad apologhi sulla condizione umana, dove i personaggi esercitano spesso professioni che li costringono a interrogarsi sulle implicazioni morali della propria attività. È il caso in Struktura krystału, dei due scienziati, ex compagni di scuola, che si incontrano e si confrontano; in Iluminacja di uno studende di fisica, incerto tra ricerca pura e carriera accademica; in Constans di un tecnico, che trova nelle ascensioni sulle montagne la risposta al proprio bisogno di assoluto; in Imperativ di un giovane matematico, tormentato dal problema dell'esistenza di Dio. È invece giocato sui toni della satira Kontrakt (1980; Contratto di matrimonio), storia di due fidanzati che al momento del matrimonio si rivoltano con violenza contro i privilegi della 'nuova borghesia' da cui provengono; mentre Rok spokojnego słońca tratta con dolente malinconia della tragedia della Seconda guerra mondiale e delle difficoltà di comprensione tra popoli diversi; Da un paese lontano (1981), è invece una biografia di papa Giovanni Paolo II. A partire dagli anni Ottanta, il cinema di Z. è sembrato aver perso qualcosa in lucidità intellettuale e sobrietà formale. Ne sono esempio Życie za życie. Maksymilian Kolbe (1991; Vita per vita) o Życie jako śmiertelna choroba przenoszona drogą płciową (2000; La vita come malattia sessualmente trasmessa).
P. D'Agostini, Krzystof Zanussi, Firenze 1980; Krzysztof Zanussi, éd. M. Estève, Paris 1987.