KṢATRIYA
. Voce sanscrita che significa "membro della casta militare" e si riferisce alla seconda fra le quattro classi od ordini e, posteriormente, caste tradizionali (v. brahmanesimo; brahmano) che s'incontrano a ogni passo nella letteratura indiana. Gli kṣatriya costituiscono la nobiltà guerriera le cui principali prerogative sono la forza materiale (a differenza della forza spirituale propria dei brahmani) e l'autorità di governo. Quest'ultima, nella forma specifica di autorità regia, è documentata dall'antica voce rājanya (lett. "regio, regale") di cui kṣatriya è sinonimo seriore. Agli kṣatriya appartengono i Rajputi (sanscr. Rājaputra, lett. "figli di re"), sparsi oggi un po' dappertutto nella regione indiana, e il cui nome divenne, dall'epoca del loro predominio nella storia dell'India (sec. VIII d. C. e segg.), sinonimo di kṣatriya. In età molto più recente vantano una presunta origine kṣatriya i Mahratti (sanscr. Mahāraṣṭra) cioè - secondo l'uso moderno e il significato meno esteso di tale vocabolo - quella classe superiore alla quale appartenevano, per la maggior parte, e generali e guerrieri di Sivājil grande (sec. XVII). Analoga pretesa hanno pure altre caste militari indiane dell'età moderna.