KTESIKLES (Κτησικλῆς, Ctesicles)
2°. - Pittore ellenistico. È noto solamente per un aneddoto raccontato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 140) secondo cui non essendo stato ricevuto con i dovuti onori dalla regina Stratonice, l'avrebbe dipinta tra le braccia di un pescatore che si diceva la regina amasse, e sarebbe partito lasciando il quadro nel porto di Efeso. La regina, colpita dalla bellezza dell'opera, vietò che la si togliesse. Questa Stratonice può essere stata la figlia di Demetrio Poliorcete e moglie di Seleuco I (morto nel 283 a. C.) o la moglie di Antioco Sotere (281-261 a. C.).
Bibl.: M. Bieber, in Thieme-Becker, XXII, 1928, p. 30; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 200; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XI, 1922, c. 2077, s. v., n. 4.