KUBAN (più esattamente Kuban′ A T., 73-74)
Fiume tributario del Mar Nero, che scorre nel territorio del Caucaso del Nord, anticamente detto Hypanis; è lungo 825 chilometri e ha un bacino di 56.000 kmq. Le sue sorgenti si trovano nel versante occidentale dell'Elbrus a oltre 3000 m. di altitudine e sono alimentate da due ghiacciai; nel primo tratto percorre una regione montuosa, passando attraverso strette catene e profonde gole, in zona ricca di foreste; entrando nella regione delle steppe volge dapprima a NO. e mantiene questa direzione sino alla foce, situata al fondo del Liman di Kiziltaš, nella frastagliata penisola che si protende fra il Mar Nero e il Mare d'Azov; nell'ultimo tratto il Kuban forma un ampio delta, basso, paludoso e perciò malsano, coperto di vegetazione cespugliosa. Dei molti affluenti hanno importanza soltanto quelli di sinistra, alimentati dai ghiacciai e dai nevai del Caucaso, e cioè la Teberda, il Grande e il Piccolo Zelenčuk, l'Urup, la Grande e Piccola Laba, la Belaja, ecc. Il Kuban ha, tre volte all'anno, forti piene: a primavera e a mezza estate per lo scioglimento delle nevi, e in autunno per le forti piogge. La città di Krasnodar, il più importante centro sorto lungo il fiume, e la zona di Taman sono le più minacciate; gelato per tre mesi all'anno, è navigabile sino alla confluenza della Laba.
I Cosacchi del Kuban. - Traggono la loro origine storica dai Cosacchi della Zaporožskaja Seč′ (v. cosacchi, XI, p. 566) e da altri Cosacchi ukraini (v. ucraina: Storia). Distrutta la Sec′ (1775) dal Potemkin, questi, che non intendeva privarsi di elementi così atti alla guerra quali erano i Cosacchi di Zaporož e, cercò di creare nuovi quadri di truppe cosacche, a condizione che essi non aspirassero all'indipendenza e fossero sottomessi all'autorità militare russa. Nel 1776 furono così formati due reggimenti di cavalleria degli-Cosacchi di Zaporož′ e; poi, quando nel 1787 ebbe inizio la seconda guerra turca, Potemkin si rivolse con un appello a tutti gli ex-Cosacchi invitandoli a prendere parte alla guerra. Circa 12.000 risposero al suo appello e con essi fu formato il Koš (campo) dei Cosacchi fedeli, trasformatosi in seguito in Esercito dei Cosacchi del Mar Nero (1788). Essi resero servizî importanti all'esercito russo. Dopo la fine della guerra furono assegnati all'esercito del Mar Nero nei territorî del Caucaso settentrionale, a sud della regione dell'esercito del Don, e precisamente sul fiume Kuban e sulla penisola di Taman (1792). Nello stesso tempo sulle coste del Mar Nero, fra gli sbocchi dei fiumi Bug e Dnestr, fu formato con gli Ucraini il cosiddetto Esercito dei Cosacchi del Bug, il quale nome fu cambiato presto dopo in quello di Esercito di Ekaterinoslav. Nel 1796 quasi tutti i reggimenti dell'esercito di Ekaterinoslav furono trasferiti sul Kuban. Nel 1802 l'esercito del Mar Nero fu riorganizzato in 10 reggimenti di cavalleria e in 10 di fanteria (plastuny); nel 1810 contava fino a 23.000 uomini. Insieme con l'esercito del Mar Nero vennero formati nel Caucaso settentrionale altri reggimenti ancora, in parte di origine ukraina, in parte oriundi dalla Grande Russia. Nel 1832 questi reggimenti, che non facevano parte dell'esercito del Mar Nero, furono riuniti nel cosiddetto Esercito di Cosacchi di linea caucasiani. Nel 1835 fu emanato un nuovo ordinamento riguardante la riorganizzazione del dipartimento delle colonie militari, che si estendeva anche sull'organizzazione degli eserciti cosacchi, fra i quali quello del Mar Nero e quello di linea caucasiano: e secondo questo ordinamento fu accresciuta l'autorità del ministero della Guerra sui singoli reggimenti cosacchi. La massa dei Cosacchi divenne una casta a sé, sottoposta a una rigida disciplina. In condizioni un po' migliori vennero messi gli ufficiali, pareggiati al ceto dei nobili russi. Come prima del 1835, così anche dopo, i Cosacchi del Mar Nero e quelli del Caucaso presero continuamente una parte attiva nelle guerre difficili sostenute dalla Russia coi popoli delle montagne del Caucaso. Sul principio del regno di Alessandro II, in conseguenza dell'attività riformatrice del viceré del Caucaso, principe Barjatinskij, fu reso molto più mite il regime severo creato dall'imperatore Niccolò I negli eserciti cosacchi, e fu riorganizzato il raggruppamento dei Cosacchi. L'esercito di linea cosacco fu diviso in due: quello del Kuban (ukraino) e quello del Terek (della Grande Russia). L'esercito del Mar Nero fu abolito e fuso con quello del Kuban (1860). Nel 1864 ebbe luogo la sottomissione dei Circassi, ai quali il governo russo aveva offerto di trasferirsi dai monti nella pianura: i renitenti dovettero emigrare in Turchia. I monti del Caucaso occidentale vennero colonizzati da un certo numero di Cosacchi, fra i quali fino a 8000 Cosacchi del Kuban.
La fine della guerra del Caucaso segna per l'esercito del Kuban l'inizio di un periodo di vita pacifica, solo ogni tanto interrotta dalla partecipazione dei Cosacchi alle grandi guerre, condotte dalla Russia (guerra russo-turca del 1877-78; guerra russo-giapponese del 1904-5).
Tra il 1864 e il 1914 lo sviluppo economico e culturale dei Cosacchi fece grandi progressi. La regione del Kuban, dentro i confini della quale era organizzato l'esercito dei Cosacchi del Kuban, occupava nel 1912 una superficie di 83.394 verste quadrate, con una popolazione di 2.830.000 abitanti. In questo numero la popolazione propriamente cosacca militare era solo la metà della totale. Il resto erano i cosiddetti inogorodnye, cioè emigranti dalle altre provincie russe dopo l'abolizione della schiavitù della gleba in Russia (1861); in gran parte contadini, che possedevano meno terreno dei Cosacchi e perciò conservavano un atteggiamento ostile verso di loro. Essi non avevano parte alcuna nell'autoamministrazione di cui godevano i Cosacchi. Quanto alla vita economica, l'occupazione principale della popolazione militare dei Cosacchi del Kuban erano l'agricoltura, l'allevamento del bestiame e la pesca. Una grande importanza nel sec. XX ricevette l'industria del petrolio (a Majkop, nel 1911, furono cavati 8 milioni di pud di petrolio). Il centro amministrativo e insieme culturale della regione del Kuban era la città di Ekaterinodar (fondata nel 1794), che nel 1912 contava 100.000 abitanti. Quanto alla religione, la maggior parte dei Cosacchi del Kuban appartenevano alla chiesa ortodossa, molti però anche al rito antico e sette particolari. L'istruzione popolare nel Kuban si era sviluppata relativamente presto. Nel 1910 nell'esercito dei Cosacchi del Kuban vi erano fino a 60 istituti secondarî e più di 1500 scuole primarie. Negl'istituti secondarî studiavano 3771 giovani di ambo i sessi, nelle scuole primarie 80.000 bambini di ambo i sessi. Il numero degli uomini adulti che sapevano leggere e scrivere formava il 50% e delle donne il 22% della popolazione cosacca. Con l'istituzione della Duma nel 1905 l'esercito del Kuban, insieme ad altri eserciti cosacchi, fu invitato a prendere parte all'elezione dei deputati. Secondo l'ordinamento del 1907, la popolazione dei Cosacchi del Kuban e del Terek e delle provincie del Mar Nero doveva eleggere un deputato.
Lo sviluppo economico e culturale dell'esercito dei Cosacchi del Kuban fu interrotto dalla guerra mondiale e dalla rivoluzione russa del 1917 (v. russia). Essi presero parte attiva nella guerra civile del 1918-1920, finita con la piena disfatta del movimento cosacco.
Bibl.: Choschchin und Von Stein, Die russ. Kosakenheere, in Petermanns Mitteilungen, XVI (1883-84). V. pure caucaso; russia.