KULGIA (A. T., 97-98)
Città delTurkestan cinese, a 600 m. s. m., nella vallata del fiume Ili. Ha anche il nome cinese di Ili; sotto la repubblica prevale il nome cinese di Ningvüan; ha una popolazione di circa 10 mila abitanti, costituita da Turchi. Il commercio si svolge fuori delle mura, in un suburbio abitato da Cinesi e da Turchi. È collegata da servizio postale e telegrafico con la Russia.
La Russia vi ottenne una concessione e il diritto di commerciare per il trattato di Kulgia (25 luglio 1851). L'insurrezione musulmana, del 1862, tolse la città ai Cinesi; essa fu occupata dai Russi nel 1871. Dopo successivi sforzi della Cina per la riconquista del Turkestan, il distretto di Kulgia le fu restituito dalla Russia per il trattato di Pietroburgo del 1881. Insignificanti furono i disordini del 1912, con l'avvento del governo repubblicano in Cina. La moderazione delle autorità cinesi ha contribuito a mantenere la pace nella regione. La città, situata su una delle tre principali vie di comunicazione del Turkestan, è congiunta con via postale e carovaniera con la capitale Urumci, o Ti-hwa.
Bibl.: E. Schuyler, Turkistan, II, Londra 1876, p. 193; per la storia antica di Kulgia v. E. Bretschneider, Mediaeval Reserach, Londra 1888 e le numerose relazioni dei viaggi di P. Pelliot, A. Stein, S. Hedin, ecc.