KVAPIL, Jaroslav
Poeta, regista, autore drammatico ceco, nato a Chudenice (Klatový) il 25 settembre 1868, morto a Praga il 10 gennaio 1950. Artista nazionale di Cecoslovacchia dal 1946. Debuttò come lirico parnassiano sulle orme di J. Vrchlický, passando poi a un simbolismo permeato di note elegiache struggenti, di languida, esausta malinconia.
Le sue principali raccolte di versi hanno nome Padající hvězdy ("Stelle cadenti", 1889), Růžový keř ("Il cespuglio di rose", 1890), Tichá láska ("Amore sommesso", 1891), Liber aureus (1893), Trosky chrámu ("I frantumi del tempio", 1899). Lo stesso impressionismo delle liriche si avverte nella produzione drammatica di K., che comprende tra l'altro il "proverbe" Přítmí ("Penombra", 1895) e i drammi Bludička ("Il fuoco fatuo", 1896), Oblaka ("Le nuvole", 1903), Sirotek ("L'orfano", 1906), e soprattutto la delicata fiaba scenica Princezna Pampeliška ("La principessa Bocca di Leone", 1897), in cui elementi di narrazioni popolari ceche si fondono con motivi simbolici che fanno pensare a M. Maeterlinck e G. Hauptmann.
Marito della famosa attrice Hana Kvapilová, K. scrisse anche libretti d'opera (per esempio quello della Rusalka di Dvořák), lavorò come regista al Národní divadlo (Teatro nazionale) di Praga nel periodo 1900-1918 e diresse nel periodo 1921-28 il Městské divadlo (Teatro municipale) della stessa città.
Le sue regie tennero anch'esse dell'impressionismo: fu il primo in Boemia a curare il gioco delle luci e dei colori, l'atmosfera dell'insieme, armonizzando gli spettacoli in una fluente morbidezza cromatica. Grande influsso ebbero sulla sua concezione registica i drammi ibseniani e la tournée a Praga (aprile 1906) del Teatro d'Arte di Mosca. Famosa negli annali del teatro ceco la sua regia d'un ciclo shakespeariano nel 1915-16.
Bibl.: F. Goetz, Jaroslav Kvapil, Praga 1948.