KWANG-SI (A. T., 97-98, 99-100)
Provincia della Cina meridionale. Il nome significa "a occidente del kwang"; kwang significa "largo, ampio", e ha servito a dare il nome, oltre che alla provincia di Kwang-tung, anche alla città di Kwang-chow o Canton. La provincia ha una superficie di circa 200 mila kmq., e una popolazione di cinque milioni di ab. nel 1902, otto milioni nel 1910 e 12 nel 1920. Confina a N. col Hu-nan e il Kwei-chow; a O. con lo Yün-nan e il Tonchino; a S. col Tonchino e il Kwangtung, a E. col Kwang-tung. L'antica capitale era Kwei-lin, situata a N., sul fiume Kwei kiang.
La provincia ha una popolazione rada, che vive in un territorio collinoso e in gran parte selvaggio, però bene irrigato, che potrà diventare fonte di ricchezza per gli abitanti con un governo bene ordinato. Complesse catene di monti e di colline si elevano al disopra delle valli, solcate dal Si kiang (che per un tratto ha il nome di Hung Shui) e da varî suoi affluenti. L'altezza media dell'altipiano è di circa 300 m. s. m.
Il clima è caldo umido e malsano nel S., a N. è più temperato, con bruschi sbalzi di temperatura. Sulle vette che dividono il Tonchino e il Kwang-si, appare talvolta brevemente la neve. Per la flora e la fauna, v. Kwang-tung.
La città principale della provincia è recentemente divenuta Nanning, a S., sul fiume Yuh kiang; è congiunta con una ferrovia ad Hanoi, la capitale del Tonchino. Una futura ferrovia assai più breve la congiungerà con K'in-chow, a N. del Golfo del Tonchino nel Kwang-tung. Altra città importante è Wu-chow, alla confluenza del Si kiang col Kwei kiang, ove giungono le grandi navi a vapore da Canton in due giorni e mezzo. È il centro commerciale più importante del Kwang-si. Lung-chow, sul Li kiang, e sulla ferrovia di Hanoi, è pure un porto aperto al commercio, ai confini del Tonchino. Sono progettate numerose linee automobilistiche destinate a facilitare le comunicazioni. Il commercio di esportazione consiste in piante medicinali, anice stellata, legnami varî, olio di legno, zucchero, indaco, seta, cotone, canfora. Vi si trovano miniere d'oro e d'argento, carbon fossile e antimonio non sfruttate. S'importa riso da Canton, essendo insufficiente la produzione locale.
La popolazione consta per due terzi di varie razze raggruppate col nome cinese di I-kia, suddivisi in numerose tribù e stirpi che si ritrovano nelle regioni vicine, Miao, Tao, Tung, Lolo, ecc., distinti dai Cinesi, più affini forse ai Tibeto-birmani. Gli Hak-ka "famiglie straniere", discendenti da soldati cinesi e da donne I-kia, hanno adottato in gran parte i costumi cinesi. Sembrano avere una maggiore attività ed energia degli I-kia. I Cantonesi, meno numerosi, in gran parte commercianti, sono stabiliti al .S. e al SE.
I Cinesi penetrarono nella provincia per la prima volta nel 206 a. C.; la sua storia è una lunga serie di ribellioni. Nel 1849 vi ebbe principio l'insurrezione dei T'ai-p'ing. Altre insurrezioni scoppiarono nel 1857; dal 1855 al 1873 l'insurrezione musulmana del Yünnan vi si propagò. Altri disordini si ebbero nel 1904 e 1929.
Bibl.: H. Brenier, Rapport sur le Koang-si, in Mission Lyonnaise, Lione 1898, pp. 195-204; I. Beauvais, Le Koang-si, in T'oung Pao, 1902; F. Richthofen, China, III, Berlino 1912, p. 275 seg.