KYDIAS (Κύδιας, Cydias)
Pittore greco del IV sec. a. C., dell'isola di Kythnos (Eust., Ad Dion. Perieg., 526), contemporaneo di Euphranor.
Plinio (Nat. hist., xxxv, 130) riferisce il soggetto di un suo quadro, gli Argonauti, acquistato per 144 mila sesterzi dall'oratore Ortensio, il quale fece costruire per esso un apposito edificio nella sua villa di Tuscolo. È incerta l'identificazione col quadro dello stesso soggetto posto da Agrippa nel Portico di Nettuno a Roma (Cass. Dio, 52, 27). Dal Ducati e dal Rumpf è stata avanzata l'ipotesi di riconoscere una derivazione dagli Argonauti di K. la decorazione della cista Ficoroni (v.). Teofrasto (De lapid., 95) attribuisce a K. l'invenzione, avvenuta casualmente, di una specie di minio (μίλτος) tratto dall'ocra.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, Lipsia 1868, 1967-70; H. Brunn, Geschichte d. gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 257; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XI, 1922, c. 2303, s. v.; E. Pfuhl, Malerei und Zeichnung, Monaco 1923, p. 778; Thieme-Becker, XXII, 1928, p. 152, s. v.; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946.