Mītsotakīs, Kyriakos. – Uomo politico greco (n. Atene 1968). Figlio dell’ex premier del Paese Konstantìnos Mitsotàkis, laureato in Scienze sociali presso la Harvard University (1990) e compiuto il ciclo di studi presso la Harvard Business School in Business Administration, dopo una brillante carriera come analista finanziario è entrato in politica agli inizi degli anni Duemila nelle fila del partito di centrodestra Nuova Democrazia, essendo eletto in Parlamento nel 2004, riconfermato ininterrottamente fino al 2015. Ministro delle riforme amministrative e dell'e-Governance dal giugno 2013 al gennaio 2015 nel governo di A. Samaras, ha assunto nel gennaio 2016 la leadership del partito, ampliandone i consensi attraverso un programma politico di matrice neoliberale centrato sulla riduzione delle imposte, l’incentivazione dell’imprenditorialità e sostanziali tagli alla spesa pubblica. Una netta affermazione di ND è stata registrata alle elezioni europee svoltesi nel maggio 2019, dove il partito si è attestato come prima forza politica del Paese ottenendo il 34% dei voti, risultato confermato alle consultazioni politiche anticipate tenutesi nel luglio successivo a seguito delle dimissioni del premier A. Tsipras, alle quali il partito Syriza del primo ministro uscente ha ottenuto il 31,5% (86 seggi) dei consensi, mentre ND si è attestata al 39,6% dei suffragi (158 seggi). Nello stesso mese l’uomo politico è subentrato a Tsipras alla guida del nuovo esecutivo. Nel periodo successivo il governo conservatore dell'uomo politico ha registrato una progressiva erosione dei consensi, culminata nel marzo 2023 nelle violente manifestazioni di piazza a seguito del grave incidente ferroviario di Tempe, che hanno mobilitato l'opposizione e costretto il premier a fissare elezioni generali al maggio successivo. Alle consultazioni ND ha comunque riportato un'ampia vittoria, aggiudicandosi il 41,1% dei voti (145 seggi), non sufficienti però a consentirgli di governare da solo, mentre il partito Syriza di Tsipras ha ottenuto il 20% dei consensi (71 seggi) e i socialisti del Pasok l’11,6% (41 seggi). L'impossibilità di giungere a un accordo di coalizione ha costretto M. alla convocazione di nuove consultazioni nel mese successivo, alle quali il partito ND del premier uscente si è imposto con largo margine (40,5% dei voti,158 seggi su 300), ciò che consente la formazione di un governo monocolore, mentre il centrosinistra ha ottenuto il 17,8% dei suffragi e 48 seggi, seguito dal Pasok (11,8%, 32 seggi) e dal Partito comunista greco (7,6%, 20 seggi); rilevante il successo delle forze di estrema destra, con Spartiates che ha ricevuto il 4,6% dei suffragi e 12 seggi, Soluzione greca (4,4%, 12 seggi), Niki (3,6%, 10 seggi), e Rotta di libertà (3,17%, 8 seggi). A seguito del risultato elettorale, Mītsotakīs è stato riconfermato per un secondo mandato.