L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'area germanica: Colonia
Nella Tarda Antichità C. mantiene l’urbanistica del castrum romano: si utilizzano il praetorium, il sistema di approvvigionamento idrico, i quartieri residenziali a ovest del duomo, le botteghe artigianali, le ville suburbane e le aree funerarie.
La più antica attestazione cristiana è del 313/4; presto C. diviene sede di una fra le più importanti diocesi del Nord Europa. Dal 456 d.C., conquistata dai Franchi, è sede reale. La città, ancora delimitata dal recinto murario romano, si estende verso il Reno; un anello di edifici cultuali circonda all’esterno C., che ruota attorno al complesso episcopale. I primi veri mutamenti dell’assetto urbano si verificano con i Carolingi; la città, che dall’VIII secolo è confermata sede metropolita ed è centro di una fiorente attività mercantile, diventa un borgo murato (Kolnaburg): il quartiere commerciale sviluppatosi gradualmente fra l’area del castrum romano e il Reno viene protetto da mura, sorgono nuove chiese (S. Maria im Kapitol, S. Colomba, S. Cecilia) e molti monasteri affiancano edifici già esistenti (S. Severino, S. Gereone, S. Orsola). C. vive un’ulteriore fase edilizia nel X secolo quando, in seguito alla distruzione da parte dei Normanni nell’881, il vescovo Brunone, fratello dell’imperatore Ottone I, promuove un progetto di sistemazione della città, ampliando la cerchia muraria; nuovi edifici pubblici e privati vengono eretti in aree disabitate. Oltre al restauro delle chiese distrutte, sono costruite S. Pantaleone, S. Martino, S. Maria Lyskirchen, S. Cuniberto con i rispettivi monasteri. Una comunità ebraica piuttosto consistente risiede nella città e si riunisce nella sinagoga. Altri edifici religiosi vengono costruiti fra i secoli XI e XII: S. Giorgio, S. Margherita, S. Pietro. Nel XII secolo C. acquista dignità di comune e nel 1106 viene realizzato un nuovo ampliamento della cerchia muraria. Con l’arcivescovo Filippo, a cavallo tra il XII e il XIII secolo, il recinto delle mura è ulteriormente allargato; nasce l’urbanistica a quartieri e la città è dotata di un efficiente sistema di approvvigionamento idrico. Il Castrum Divitiae, edificato nel IV secolo sulla riva destra del Reno di fronte a C., a cui è collegato mediante un ponte, riprende la tipologia degli insediamenti castrali romani; nell’XI secolo l’arcivescovo Eriberto lo fortifica e vi costruisce una chiesa.
Almeno fino al VI secolo vengono utilizzate le grandi necropoli romane: quelle di S. Gereone e di S. Orsola e il cimitero lungo la Severinstrasse, sostituito nel IV-V secolo da un altro più a sud, lungo la Jakobstrasse, in uso fino all’VIII secolo. In epoca merovingia vengono create due aree, Mungensdorf e Jungersdorf, caratterizzate da tombe orientate (Reihengräberfelder), tipiche della cultura merovingia, con oggetti di corredo che permettono una datazione dal V al VII secolo. C. è famosa per la produzione vetraria, che prosegue intensamente nella Tarda Antichità, per giungere poi nel Medioevo alla lavorazione di preziose vetrate colorate. I corredi rinvenuti nelle sepolture testimoniano un artigianato raffinato nella lavorazione dei metalli.
Si è soliti ubicare la primitiva cattedrale di C. dove sorge l’attuale duomo: gli scavi hanno rimesso in luce resti di epoca romana e un edificio longitudinale a tre navate, orientato e preceduto da un atrio, forse intitolato al Salvatore. La chiesa è dotata di un battistero rettangolare con piscina ottagonale per l’immersione, trasformato in una sala cruciforme con vasca stellare; nel VI secolo viene circondato da un piccolo cimitero, ingrandito nel X secolo, e al centro dell’atrio viene eretta una piccola cappella, con due tombe forse di reali merovingi. Tale cappella viene inglobata nell’ampliamento verso est della chiesa; nell’area orientale il vescovo Eberigisilo costruisce un bema circolare con corridoio anulare, al quale si sovrappone nell’VIII secolo la schola cantorum. Carlo Magno inizia la ricostruzione dell’aula di culto more romano, con abside a ovest, transetto dotato di augmenta laterali e cripta anulare per le reliquie di s. Pietro; l’atrio occidentale diviene il chiostro del complesso canonicale, il battistero è ridecorato. In età ottoniana la chiesa viene ampliata in cinque navate, pur lasciandone immutato l’impianto. La chiesa di S. Severino sorge sulla necropoli nella Severinstrasse come aula absidata a ovest, poi ampliata a tre navate e preceduta da un nartece. In epoca merovingia viene aggiunto un atrio, distrutto nel Settecento, con un coro rettilineo. Sotto i Carolingi l’abside viene ribaltata a est e a ovest è edificato un Westwerk. La ricostruzione ottoniana determina l’impianto attualmente visibile, poi arricchito da elementi architettonici gotici: basilica a tre navate divise da pilastri, transetto rettangolare, coro a est, cripta con confessio. Nella necropoli di S. Gereone viene costruito un mausoleo attorno alla metà del IV secolo. La chiesa dedicata al martire è a pianta centrale ellittica, cupolata, con abside a est, scandita a nord e a sud da otto esedre, collegata mediante un nartece a forcipe a un atrio rettangolare. Negli scavi si è potuto constatare che l’oratorio originale, risalente al IV secolo, riutilizzava materiale romano.
La chiesa di S. Orsola è situata nell’area funeraria a nord della città romana. Già nel IV secolo esiste una basilica a tre navate, con abside a est, ampliata nei secoli V-VI con l’apertura di un ambiente laterale. Interventi di restauro e abbellimento vengono effettuati in epoca carolingia, ma rispettando l’impianto originale. Sotto l’altare c’è un ossario e sotto l’asse principale sono allineate tre sepolture di epoca imprecisata. S. Maria im Kapitol sorge sulle fondazioni del Capitolium romano nell’VIII secolo, subisce una ricostruzione in età ottoniana e si presenta oggi nell’impianto dell’XI secolo. S. Colomba è una piccola aula absidata risalente, sembra, al VII secolo; viene trasformata in chiesa nel IX e ingrandita in epoca romanica. Edificata nel IX secolo, S. Cecilia insiste sui resti di un complesso termale, dove forse era già un edificio di culto. Sebbene la notizia più antica risalga all’866, la sorte della chiesa di S. Pantaleone, situata a sud-ovest della città romana, appare legata alla famiglia imperiale, simbolo dell’attività di ricostruzione edilizia di C. in età ottoniana. Al di sotto della chiesa, un’ampia aula con Westwerk, gli scavi hanno rivelato la preesistenza di una memoria più antica; nell’XI secolo al lato sud viene affiancata una cappella cruciforme dedicata ai ss. Apostoli. Gli scavi sotto la chiesa di S. Martino hanno riportato in luce resti pertinenti a un impianto termale poi trasformato in horrea, in un ambiente dei quali forse si installò una chiesetta. S. Maria Lyskirchen è edificata nel X secolo come semplice costruzione ad aula, poi ampliata nei secoli successivi. Si è soliti far risalire la costruzione della chiesa di S. Cuniberto al VII secolo, ma gli scavi hanno restituito solo strutture relative alle fasi edilizie del X-XI secolo. La chiesa di S. Giorgio sorge nell’XI secolo su un edificio più antico, di cui si sono individuati i resti delle fondazioni. Al centro della città, in prossimità del duomo, era il quartiere ebraico: la sinagoga viene ricostruita nel XII secolo su antiche fondazioni e presenta una struttura semplice ad aula rettangolare; non lontano è il bagno ebraico (mikwe).
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