L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. La Francia: Avignone
La città antica (lat. Avenio), occupata dai Celti prima e dalla tribù dei Cavari poi, in epoca romana fu municipio della Gallia Narbonense.
Successivamente A. fu occupata dai Burgundi (V sec.), dagli Ostrogoti (508), dai Franchi (536) e nel 933 fu annessa al regno di Arles; dal 1146 al 1251 fu comune autonomo; dal 1290 fu annessa ai territori del conte di Provenza Carlo d’Angiò. Nel 1305 papa Clemente V trasferì nella regione la sede papale e nel 1348 Clemente VI acquistò A. da Giovanna I d’Angiò. Con il ritorno della sede pontificia a Roma, la città, che si era arricchita di chiese, di palazzi e di attività commerciali, decadde rapidamente, pur rimanendo sede degli antipapi Clemente VII e Benedetto XII durante lo scisma d’Occidente (1379- 1424). Il più antico monumento è la cattedrale di Notre-Dame-des-Doms (1140-1160), un edificio tipologicamente prossimo agli esempi romanici della Francia meridionale. Contemporanea a questa costruzione è l’abbazia di St.-Ruf, fortificata nel Trecento. Sempre nel XII secolo furono eretti il ponte di St.-Bénézet sul fiume Rodano (1179-1185) e la cappella di St.-Nicolas, alla cui struttura tardoromanica fu aggiunta nel 1513 un’abside poligonale in forme gotiche.
La permanenza dei papi (1316-1376) fece di A. uno dei centri artistici più significativi e importanti dell’intero contesto europeo. Il primo papa che vi si stabilì fu Giovanni XXII (1316-1334), il quale s’insediò nel palazzo vescovile facendolo restaurare. Con Benedetto XII (1334-1342), che scelse definitivamente A. come residenza della curia, ebbe inizio, nel 1335, l’erezione del Palazzo dei Papi sul luogo dove sorgeva l’antico palazzo vescovile. L’imponente complesso, detto Palais-vieux, si presenta come una sequenza di torri, appartamenti, sale e cappelle, assemblati senza un preciso piano d’insieme, dalla connotazione fortemente austera e difensiva. Clemente VI (1342-1352) diede avvio all’ampliamento, realizzando il cosiddetto Palais-nouveau. L’edificio, che si sviluppa a sud-ovest della precedente costruzione, è caratterizzato da un cortile quadrangolare, detto cour d’honneur, sul quale si affacciano due ali, di cui quella a sud comprende due ampie sale sovrapposte, la sala dell’udienza e la Cappella Clementina. La costruzione fu portata a termine da Innocenzo VI (1352-1362).
In quegli anni furono ricostruite o fondate ex novo chiese ed edificate molte residenze cardinalizie, delle quali oggi quasi non rimane più traccia. La chiesa di St.-Agricol, fondata già nel VII secolo, fu ricostruita a tre navate sotto Giovanni XXII nel 1322. La chiesa di St.-Pierre, ricostruita intorno alla metà del XIII secolo in forme dello stile gotico meridionale, è invece a navata unica. Sempre a navata unica, ma con cappelle laterali, è St.-Didier, una delle più grandi chiese in stile gotico meridionale della Provenza, ricostruita dal 1356 al 1359. Tra il 1343 e il 1347 fu fondata da Bertrand de Montfavet la chiesa extraurbana che da lui prese il nome. L’edificio si presenta a navata unica con cappelle tra i contrafforti, secondo la consueta tipologia gotica provenzale. Nella seconda metà del secolo fu costruita una nuova cinta di mura, che racchiuse anche i nuovi borghi sorti con l’aumento demografico del Trecento; l’impresa iniziò sotto Innocenzo IV nel 1355 e durò fino al 1372 circa; la cinta, rafforzata da torri cilindriche e quadrate, ha un percorso ellittico e fa di A., insieme ad Aigues-Mortes, uno degli esempi più completi e documentati di città fortificata francese. Il monastero di St.-Martial, appartenente ai benedettini, fu costruito a partire dal 1383; del complesso, molto restaurato, rimangono una cappella con campanile di stile gotico provenzale. La chiesa dei celestini, a tre navate con coro pentagonale, è uno dei monumenti più ricchi della città, influenzato dal gotico settentrionale.
Cittadina fondata da Filippo il Bello sulla riva destra del Rodano, dove i papi e i cardinali avignonesi costruirono, nel corso del Trecento, le loro residenze estive. Delle fortificazioni erette tra il 1293 e il 1307, rimane la torre detta “di Filippo il Bello”. Il cardinale Arnaud de Via fondò nel proprio palazzo, nel 1333, la chiesa collegiata di Notre-Dame. La certosa di Val-de-Bénédiction era in origine la residenza che il cardinale Étienne Aubert si fece costruire intorno al 1345 sulle pendici del monte Andaon; nominato papa nel 1352 con il nome di Innocenzo VI, vi fondò nel 1356 un monastero di certosini. Il grande complesso, frutto di successivi ampliamenti, fu completato nel 1372. Sempre alle pendici del monte Andaon sorge il forte di St.-André, iniziato ai tempi di Filippo il Bello e completato intorno al 1368. L’imponente struttura difensiva, che fungeva da presidio di A., costituisce una delle più importanti testimonianze dell’architettura militare francese.
F. Piola Caselli, La costruzione del Palazzo dei Papi di Avignone (1316- 1367), Milano 1981.
S. Gagnière, Le Palais des Papes d’Avignon, Avignon 1983.
Avignon au Moyen Âge, Avignon 1988.
E. Castelnuovo, s.v. Avignone, in EAM, II, 1991, pp. 760-77 (con bibl. ult.).
M. Righetti Tosti-Croce, Architettura tra Roma, Napoli e Avignone nel Trecento, in A. Tomei (ed.), Roma, Napoli, Avignone. Arte di curia, arte di corte 1300-1377, Torino 1996, pp. 95-127.