L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia: Kiev
Capitale (ucraino Kiiv) dell’Ucraina, un tempo capitale della Rus´ di Kiev. Si ritiene che la fondazione di K. sia da attribuire al leggendario Kij.
Dal punto di vista storico il governo di K. venne reso stabile da due capi variaghi, Askold e Dir, che furono poi sconfitti negli anni 881/2 da Oleg, successore di Rjurik, il quale unificò la Rus´ settentrionale e meridionale facendo di K. la sua capitale. Da quest’epoca K. assunse la funzione di centro principale dello Stato russo. Sebbene l’inizio dell’occupazione di questo territorio si possa far risalire al VI-VII, dal IX secolo K. è attestata come centro di culto, politico e militare, che ebbe un ruolo importante nel processo di formazione dello Stato russo. La sua posizione rilevante dal punto di vista topografico, circondata da zone geograficamente diversificate, al confine del territorio d’origine e situata lungo una importante via di comunicazione interregionale “dai (territori dei) Variaghi a (quelli dei) Greci” costituisce il fondamento dell’importanza di K. Un ruolo di prim’ordine giocarono i suoi contatti con il regno bizantino. Già all’inizio del X secolo K. si presenta come un esteso agglomerato. Il piccolo borgo originario (2 ha ca.), sorto sul cosiddetto Monte Andrea (Andreevskajia gora), sulla riva destra del Dnepr, fu costruito dal principe Vladimir. Sebbene già la nonna Olga fosse cristiana e sebbene si trovasse a K. una chiesa cristiana in legno, Vladimir volle fare di K. il primo centro di culto importante per l’intera Russia. Egli aveva ricevuto il battesimo da Bisanzio già nel 988/9. Questo fatto provocò un rapido sviluppo di K. e la sua trasformazione in una potente città secondo il modello costantinopolitano. In particolare l’organizzazione di una topografia dei luoghi sacri, chiese e monasteri fece riferimento alla capitale del regno bizantino.
La più antica costruzione monumentale in pietra, nella cosiddetta Rocca di Vladimir, venne eretta nel 989-996; si trattava della cosiddetta Desjatinnaja, che fu la chiesa principale di questa dinastia e costituì una parte della residenza reale lì situata. Durante il regno di Jaroslav venne creata un’ultima, grande porzione del borgo, quando fu edificata, con l’aiuto di un maestro fatto venire dal regno bizantino, la preziosa cattedrale di S. Sofia (1037). Accanto a questa si trovava la residenza del patriarca di Rus´ e la corte dei boiari. Al borgo conduceva la Porta d’Oro, secondo il modello costantinopolitano. A Costantinopoli facevano riferimento anche i nomi di molti monasteri e varie chiese. Possenti terrapieni delimitavano un’area di 100 ha circa. Attorno al borgo si concentravano gli altri elementi dell’agglomerato di K. Sulla sponda del Dnepr si trovava un vasto suburbio, il cosiddetto Podol, centro artigianale e commerciale dotato di un porto, dove vennero edificate molte chiese e dove erano attive numerose officine con diverse specializzazioni. Il borgo era circondato dalla corte dei boiari russi e da ricchi monasteri, tra cui il famoso monastero rupestre, un importante centro dell’antica cultura russa, dove oltretutto si trovavano preziosi manoscritti di opere storiografiche, inclusa la cosiddetta Cronaca di Nestore.
Nei secoli XI e XII K. era una città potente e popolosa. Secondo il cronista Thietmar vi trovavano posto, già all’inizio dell’XI secolo, alcune centinaia di chiese e otto mercati. Con la sua estensione e ricchezza di popolazione si trovò a essere molto più grande delle contemporanee città dell’Occidente. Nei secoli XII e XIII poteva contare addirittura 40.000 abitanti. Strette relazioni con il regno bizantino dettero luogo a un peculiare sviluppo della cultura di K., ravvisabile in particolare nell’architettura delle chiese, nelle opere d’arte, nei prodotti dell’artigianato come nella cultura del libro. I monasteri di K. divennero vitali centri di produzione letteraria. La liturgia, tradotta dall’epoca di Vladimir in lingua slava, produsse una vasta diffusione della scrittura, non soltanto nella cerchia del clero, dimostrata dal grande numero di iscrizioni sulle pareti delle chiese della città. Più volte K. divenne oggetto di conflitto, soprattutto tra i re che rivaleggiavano per la conquista del potere nello Stato russo, poiché soltanto l’occupazione di K. poteva portare al conseguimento del potere supremo nello Stato. A causa della vicinanza delle steppe si era esposti al pericolo dei nomadi. Nel 1240 l’attacco di Batu-chan condusse alla decadenza della città. Dell’epoca antica della Russia oggi K. conserva soltanto la cattedrale di S. Sofia, con preziosi mosaici e affreschi. Altre antichità risalenti a quest’epoca continuano a essere portate alla luce dalle ricerche archeologiche intraprese da molti decenni.
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