L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia: Mosca
Capitale (russo Moskva) russa, sviluppatasi da un insediamento sorto nel punto in cui la Neglinnaja si versa nella Moscova, il quale rimase durante i primi due secoli del primo potentato russo (la Rus´ di Kiev) un centro di scarsa importanza.
La sua prima menzione, poco più che un cenno nella Cronaca Ipat´evskaja, fa riferimento all’anno 1147. Qualche anno più tardi M. (il nome le derivò da quello del fiume) fu conquistata da Jurij Dolgorukij, principe di Vladimir-Suzdal´ (1154-1157). In quest’epoca, come è stato chiarito dalle indagini archeologiche, già sorgeva una prima residenza fortificata (il detinec) sul colle del Cremlino, in prossimità del punto di confluenza dei due fiumi, a est della quale si estendeva il posad, un insediamento artigianale e mercantile, poi parzialmente inglobato (intorno alla metà del XII sec.) in una nuova cinta difensiva. La vitalità economica della città – situata sull’itinerario fluviale che collegava Vladimir-Suzdal´ a Kiev e a Costantinopoli, ma aperta anche a contatti con la Scandinavia, tramite Novgorod – è testimoniata dal rinvenimento di monete (bizantine, arabe, germaniche, ecc.), anfore e altri manufatti.
Distrutta dalle fiamme durante l’invasione mongola (1238), fu ricostruita dai successori di Dolgorukij. Nel 1263 M. viene concessa come appannaggio indipendente da Vladimir a Daniele (1261-1303), figlio di Alessandro Nevskij. Il monastero di Daniele, attualmente sede del patriarca, fu costruito in questo periodo alla periferia della città. Con il sostegno dell’Orda d’Oro e della Chiesa ortodossa, i principi di M. consolidarono la loro egemonia sull’intera Russia; il trasferimento dei metropoliti da Vladimir al Cremlino, nel 1327, fece di M. la capitale spirituale della Russia. Durante il regno di Ivan I Kalita (1328-1341), l’importanza politica ed economica di M. si accrebbe in maniera sensibile. Alla committenza di Ivan I sono legate le prime costruzioni monumentali in pietra (sino ad allora l’architettura civile, religiosa e difensiva era quasi esclusivamente lignea). Nel Cremlino, agli edifici di culto in legno si affiancarono quattro chiese in pietra (muratura a sacco con paramenti di conci di calcare) a pianta cruciforme con cupola, ispirate all’architettura aulica di Vladimir-Suzdal´: la cattedrale metropolita della Dormizione della Vergine e le chiese del Salvatore “nella foresta”, di S. Michele Arcangelo e di Giovanni Climaco. Nel corso del XIV secolo il Cremlino aveva ormai raggiunto un’estensione corrispondente grosso modo alla superficie attuale; la sua fortificazione lignea fu sostituita da una cinta di pietra con sovrastruttura in legno (dal principe Dimitrij Donsko, nel 1367) e altri edifici di culto si aggiunsero a quelli preesistenti (il katholikòn del monastero del Miracolo di S. Michele Arcangelo, la chiesa della Nascita della Vergine e la chiesa dell’Annunciazione).
Nel XV secolo si definisce la fisionomia dell’architettura religiosa moscovita che apporta alcune modificazioni ai modelli di Vladimir: corpo cruciforme, con tre absidi e cupola poggiante su uno zoccolo, e con portale a colonne accessibile tramite una scalinata. Nel campo della pittura, i contatti con l’arte bizantina furono molto intensi per tutto il XIV secolo (in modo particolare dopo la sconfitta subita dai Mongoli nel 1380); il moltiplicarsi delle botteghe, l’entrata di artisti bizantini (tra i più importanti, Teofane il Greco, giunto a M. nel 1395) e l’importazione di icone fecero sì che nella produzione artistica della città si riflettessero le nuove tendenze costantinopolitane. Tra le personalità di spicco della scuola moscovita, oramai nel pieno della sua maturità, si ricorda Andrej Rublev (attivo tra il 1408 e il 1427); tra le sue opere, la decorazione della cattedrale della Dormizione a Vladimir, la Deesis del monastero di Zvenigorod, l’iconostasi e gli affreschi del monastero della Trinità e di S. Sergio. M. fu promossa al rango di capitale dello Stato russo da Ivan III (1440-1505); a questi si deve la realizzazione di progetti monumentali, che affidò alla direzione di maestri italiani, in particolare la cattedrale della Dormizione (sul modello di quella di Vladimir) e la cattedrale dell’Annunciazione, costruita da maestri di Pskov.
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M. Martynowa - W. Tscherny, Der Kreml, Leipzig 1986.