L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia: Novgorod
Città della Russia settentrionale, sul fiume Volchov, a nord del lago Il´men.
Secondo la Povest´ vremennych let (“Cronaca dei tempi passati”, 1113 ca.), la città sarebbe stata fondata da Rurik, capostipite dei principi della Rus´, nell’862; altrove, nella medesima fonte, si fa tuttavia riferimento all’esistenza di un originario insediamento abitato da genti slave. È pertanto probabile che quella di Rurik sia stata la “rifondazione” di un centro preesistente (si pensa, anzi, alla fusione di tre insediamenti distinti), verosimilmente abitato da una popolazione composita (slava, finnica e baltica), che fu dotato di una cinta muraria. L’ipotesi sembra trovare conferma nel nome della città – “città nuova” o “fortezza nuova” – attestato nelle fonti a partire dal IX secolo. Le fasi più antiche di N. stentano a trovare riscontro nelle indagini archeologiche, che hanno tuttavia fornito interessanti materiali databili tra il X e il XIII secolo, tra cui, in particolare, un ricco inventario di reperti lignei (colonne, tavole per la pavimentazione stradale, aste con tacche intagliate per la riscossione dei tributi, idoli precristiani e, soprattutto, un’ingente quantità di manoscritti incisi su corteccia di betulla).
Situata in posizione strategica sulla rete di vie fluviali che collegavano la Scandinavia con il Mar Nero e il bacino del Volga, N. divenne presto una delle più opulente e dinamiche città commerciali della Russia. Per prestigio politico era seconda solo a Kiev; vi risiedeva, infatti, il diretto successore del gran principe prima di accedere al trono di Kiev. Nel 1136, tuttavia, la città divenne indipendente e fu governata da un gruppo di boiari, capi dell’aristocrazia militare e terriera, fino al 1478, quando fu annessa dal granducato di Mosca. La città si sviluppò su entrambe le sponde del fiume dando vita a due settori distinti: il “quartiere di S. Sofia”, sulla riva destra, il “settore del commercio”, sulla riva sinistra. Il primo deve il nome alla omonima cattedrale, originariamente costruita in legno (fine X sec.), successivamente ricostruita in pietra e laterizi, sul modello della chiesa di S. Sofia di Kiev, negli anni Quaranta dell’XI secolo da Vladimir Monomaco, allora principe di N. Negli stessi anni veniva costruito il detinec, ossia la fortezza in pietra, di cui la cattedrale costituiva il fulcro. A sud del detinec era sorto, già intorno al 1030, il monastero di S. Giorgio, che avrebbe dato vita a un prestigioso centro di arte e cultura; al suo interno, nella seconda decade del XII secolo, fu costruita la cattedrale omonima sul modello della chiesa cattedrale della Dormizione nella Lavra delle Grotte di Kiev.
Oltre agli insediamenti mercantili, il “settore del commercio” ospitava la corte dei principi, fatta costruire da Jaroslav I, il monastero di S. Antonio (1106), cenobio sviluppatosi da un insediamento eremitico, e la cattedrale di S. Nicola (ultimata nel 1131). L’acquisizione dell’indipendenza (1136) produsse nella città cambiamenti significativi. La corte dei principi ospitò da allora le sedi del sindaco (posadnik) e del capo della polizia (tysjackij) e al suo interno fu ricavato uno spazio aperto idoneo alle assemblee cittadine (veče). Nel suo circondario sorsero diversi uffici commerciali, tra questi la cosiddetta “corte tedesca”, o corte di S. Paolo, base della Hansa, che fu attiva a N. tra la fine del XII secolo e il 1494. Con il declino del potere dei principi, la committenza divenne prerogativa dell’aristocrazia boiara e delle corporazioni mercantili e artigianali. Nei diversi rioni della città si moltiplicarono le chiese lignee e le piccole chiese di forma cubica con cupola unica, dagli interni superbamente affrescati. Alla medesima tipologia appartengono altri edifici di culto situati nel circondario della città, come la chiesa di S. Nicola di Limna (1292), la chiesa della Trasfigurazione del Cristo di Kovalevo (1345) e la chiesa dell’Assunta di Volotovo Pole (1352). Sede di una prestigiosa scuola pittorica, N. ospitò nell’ultimo quarto del XIV secolo Teofane il Greco, il più importante dei pittori bizantini immigrati in Russia. Suoi gli affreschi della chiesa della Trasfigurazione sulla via Ilina.
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