L'Italia preromana. I siti etruschi: Bisenzio
Centro etrusco (lat. Visentium) sulla sponda occidentale del Lago di Bolsena. Un popolamento della zona articolato in più nuclei è suggerito, per l’età del Bronzo Finale e del Ferro, da un abitato sul Monte Bisenzo e da un altro, forse frazionato in più settori, individuato nei fondali lacustri in prossimità di Punta San Bernardino. Dalla metà dell’VIII sec. a.C. B., per un cinquantennio, accoglie, rielaborandoli, modelli tardogeometrici giunti da Tarquinia e, soprattutto, da Vulci. I corredi tombali della fase tardovillanoviana risultano particolarmente ricchi, comprendendo ceramiche a decorazione geometrica, oggetti di bronzo decorati a sbalzo e talora con figure plastiche applicate (fra di essi si segnalano un vaso cinerario e un carrello-incensiere dalla necropoli dell’Olmo Bello), oreficerie. Contemporaneamente si affermò l’abitato situato sull’altura. Nel VII sec. a.C., invece, le produzioni locali continuarono a utilizzare schemi geometrici superati. Le necropoli arcaiche presentano tombe a fossa, a camera e, in rari casi, a pozzo. Queste ultime testimoniano una ripresa della cremazione. La documentazione s’interrompe con il V sec. a.C., quando B. decadde per risorgere in epoca repubblicana. Il municipio di Visentium, iscritto alla tribù Sabatina, è ricordato da Plinio (Nat. hist., III, 52). Il centro dovrebbe essere stato abbandonato o avere subito un consistente ridimensionamento in età traianea. Le vicende successive sono note prevalentemente grazie alla documentazione di archivio: rovina in epoca longobarda seguita dalla fondazione di un nuovo castrum, distruzione sotto il pontificato di Urbano IV (1264) e pronta ricostruzione nel XIII secolo. L’abbandono definitivo risale al 1760. Strutture medievali sono state riportate alla luce in una campagna di scavo del 1978.
K. Raddatz, Bisenzio, II. Eisenzeitliche und frühetruskische Funde aus Nekropolen von Bisenzio (Comune Capodimonte, Provincia di Viterbo), in HambBeitrA, 9 (1982), pp. 71-169.
Id., Bruchstück einer steinernen Gussform von Bisenzio, Prov. Viterbo, in Homenaje al Prof Martín Almagro Basch, II, Madrid 1983, pp. 95-99.
F. Delpino, s.v. Bisenzio, in M. Cristofani (ed.), Dizionario della civiltà etrusca, Firenze 1985, pp. 38-39.
J. Driehaus, Ricerche su un insediamento arcaico a Monte Bisenzo, in StEtr, 53 (1985- 87), pp. 51-64.
M. Pandolfini, s.v. Bisenzio, in BTCGI, IV, 1985, pp. 55- 63 (con bibl. prec.).
G. Bartoloni - F. Buranelli - V. D’Atri, Le urne a capanna rinvenute in Italia, Roma 1987, pp. 152-66.
A. Calvetti, Rappresentazioni “saliari” nella decorazione plastica di un vaso bronzeo a Bisenzio, in StRom, 35 (1987), pp. 1-11.
M. Martelli (ed.), La ceramica degli Etruschi. La pittura vascolare, Novara 1987, pp. 12, 250, nn. 17-18.
K. Raddaz, Tongefässe eines frühetruskischen Grabfundes aus Bisenzio (Comune Capodimonte, Provincia di Viterbo), in JbZMainz, 35 (1988), pp. 187-237.
M.C. Bettini, Un gruppo di askoi visentini, ibid., 55 (1989), pp. 67-74.
Ch. Reusser, Una tomba visentina nel Museo Archeologico di Chiusi. Considerazioni sulla fase arcaica di Bisenzio, in Prospettiva, 70 (1993), pp. 75-86.
A. Naso, Nuovi dati sulla necropoli etrusca di Grotte del Mereo (Capodimonte), in StEtr, 63 (1997), pp. 75-118.
E. Pichler, Makedonisches aus Bisenzio?, in ArchCl, 51 (1999-2000), pp. 237-44.