MURENA, L. Licinio (L. Licinius L. f. Murena)
Figlio di un M. omonimo (pretore circa il 100 a. C.), dopo avere esercitato la pretura, forse nell'88, fu legato di Silla nella prima guerra mitridatica. Durante la campagna di Grecia si segnalò nell'assedio del Pireo e, quale comandante dell'ala sinistra, nella battaglia di Cheronea (86). Quando Silla dopo la pace di Dardano (agosto dell'85), ritornò in Italia, lo lasciò in Asia come governatore. Nell'84 M. ebbe a che fare con i pirati e sottopose al dominio romano la città di Cibyra. Poi, spinto principalmente dalla sua brama di gloria, sfruttò qualche pretesto offertogli da Mitridate, per provocare di sua iniziativa la cosiddetta seconda guerra mitridatica, che durò dall'83 all'81 e si ridusse in sostanza a una serie di razzie compiute dai Romani nel territorio nemico. Nell'unica battaglia M. subì una grave sconfitta (82). Silla gl'intimò, per mezzo di A. Gabinio, di sospendere le ostilità, e M., che a una precedente ingiunzione del senato non aveva prestato ascolto, questa volta obbedì, soddisfatto nella sua ambizione per il titolo di imperator ricevuto dai soldati, per il nome di Licinia che aveva dato a una città da lui fondata sulla frontiera del Ponto, e più per l'onore del trionfo che Silla gli accordò, nonostante la sconfitta. Non dovette sopravvivere a lungo alla celebrazione del trionfo (81 a. C.).
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