Il rapporto tra Taiwan e la Repubblica Popolare Cinese (Rpc), tanto dal punto di vista politico, quanto da quello economico, diplomatico e militare, rappresenta il centro attorno al quale gravita tutta la politica taiwanese. Sul tema si organizza e si posiziona la stessa offerta partitica interca: da una parte la cosiddetta Coalizione pan-azzurra, guidata dal Gmd e fautrice di una linea di dialogo e collaborazione con Pechino, che tradizionalmente non ha mai abbandonato l’idea di una riunificazione con il continente; dall’altra la Coalizione pan-verde, dominata dal Partito progressista democratico (Dpp) e da sempre favorevole a un’identità indipendentista taiwanese.
Anche le varie formule con cui negli anni ci si è riferiti alle relazioni tra i due paesi hanno rispecchiato questa altalena di posizioni e la grande attenzione, con cui le rispettive leadership politiche guardano all’utilizzo di una denominazione piuttosto che di un’altra, restituisce immediatamente la complessità e la centralità della controversia. Dalle ‘special state-to-state relations’ dell’ex presidente Lee Tung-hui (1988-2000, del Gmd), si è passati infatti al presidente Chen Shui-bian (2000-08, del Dpp), che preferiva sottolineare la chiara esistenza ai due lati dello Stretto di due stati separati, fino ad arrivare all’attuale capo di stato taiwanese, Ma Ying-jeou (Gmd), che ha riutilizzato la formula dell’eccezionalità della relazione, ma tra due ‘aree’ distinte all’interno di un unico stato. Ma Ying-jeou, fautore di una linea più distensiva nei confronti di Pechino, è oggi sostenitore della cosiddetta ‘politica dei tre no’: no all’unificazione, no all’indipendenza e no all’uso della forza. La formula che invece si conferma più condivisa, oltre che maggiormente in uso, specie presso il mondo diplomatico, è quella più generica delle ‘relazioni attraverso lo Stretto’ (Cross-Strait Relations).
Quanto la forma si mischi alla sostanza politica si evince infine anche dal piano amministrativo: i due paesi, infatti, non trattano le reciproche relazioni come afferenti ai dipartimenti degli esteri, ma i due governi si relazionano tramite degli organi formalmente privati, seppur sotto il loro controllo – per quanto riguarda la Rpc, tramite l’Association for Relations Across the Taiwan Straits, per Taipei invece tramite la Straits Exchange Foundation.