LA CHÉTARDIE, Jacques-Joachim Trotty, marchese di
Diplomatico e generale francese, nato il 3 ottobre 1705, morto il 1° gennaio 1758 a Hanau. Nel 1731 fu nominato ministro di Francia a Berlino. La Russia sosteneva in Polonia la candidatura al trono di Augusto di Sassonia, contro Stanislao Leszcziński, candidato della Francia. Il dissenso finì nel 1739, quando La Ch. fu nominato ambasciatore alla corte di Anna Ioannovna. Scopo fondamentale della diplomazia francese in Russia in quei tempi era di turbare l'amicizia russo-austriaca e di rendere sicura la Svezia da azioni ostili della Russia, di cui si desiderava in Francia l'indebolimento politico. Tale programma sembrò poter essere facilmente attuato quando salì al trono la granduchessa Elisabetta Petrovna, figlia di Pietro il Grande. Il colpo di stato, compiuto in suo favore nel dicembre del 1741, ebbe luogo senza un intervento speciale di La Ch., tuttavia gli conferì un posto notevole per l'influenza che egli godeva presso la nuova imperatrice. Ma quando egli cercò di ottenere dalla Russia le concessioni per la Svezia pattuite già in precedenza da lui e da Nolken, ambasciatore di Svezia, per aver sostenuto Elisabetta, e la corte venne a conoscere i propositi francesi d'indebolire la Russia, La Ch. ebbe a subire una completa disfatta e fu richiamato nel giugno del 1743. Ritornato di lì a poco a Pietroburgo col disegno di rovesciare il cancelliere Bestužev, i suoi intrighi furono svelati, fu arrestato e poi, nel luglio del 1744, espulso dalla Russia. In Francia cadde per poco in disgrazia; più tardi rientrò nell'esercito, prendendo parte nell'autunno del 1745 alla guerra in Italia, dove aveva partecipato già, negli anni 1733-34, all'invasione della Ghiara d'Adda e agli assedî di Milano, Serravalle, Novara e Tortona. Fu quindi ambasciatore a Torino, ma senza successo. Rientrato di nuovo nell'esercito prese parte alla guerra dei Sette anni. Più che vera perspicacia politica, ebbe intelligenza pronta, spirito vivo, irriflessivo, pervaso dal desiderio di brillare.
Bibl.: La corrispondenza politica di La Ch. è pubblicata nello Zbornik russkago istoriče skago obščestva, LXXXVI, XCI, XCII, XCVI, C, CII, CV; A. Vandal, Louis XV et Elisabeth de Russie, Parigi 1882.