Uomo politico e diplomatico francese (Saint-Malo 1772 - Roma 1842). Emigrato sotto la Rivoluzione, pari di Francia con la Restaurazione, fu ministro di Luigi XVIII a Copenaghen (1817), poi (1819-20) a Pietroburgo, dove seppe guadagnarsi la fiducia dello zar Alessandro I, che egli accompagnò ai congressi di Troppau, Lubiana e Verona. Ministro degli Esteri nel gabinetto Martignac, riuscì ad attuare quell'alleanza franco-anglo-russa contro la Turchia che permise il riconoscimento dell'indipendenza della Grecia. Dimessosi nel 1829 per motivi di salute e nominato ambasciatore a Roma, abbandonò la carriera diplomatica all'avvento della monarchia di luglio (1830).