LA FERRONNAYS, Auguste-Pierre-Ferron, conte di
Uomo politico e diplomatico francese, nato a Saint-Malo in Bretagna il 4 dicembre 1772, morto a Roma il 17 gennaio 1842. Emigrato con suo padre agl'inizî della Rivoluzione, prese servizio negli eserciti del principe di Condé e fu poi addetto come aiutante di campo alla persona del duca di Berry, che accompagnò in Inghilterra e in Russia. Nominato pari di Francia con la Restaurazione, fu ministro del re Luigi XVIII a Copenhagen nel 1817, poi dal 1819 al 1829 ambasciatore a Pietroburgo dove seppe guadagnarsi la fiducia personale dello zar Alessandro I. Accompagnò questo sovrano ai congressi di Troppau, di Lubiana e di Verona. Collaborò con l'amico e conterraneo Chateaubriand, allora ministro degli Esteri, alla preparazione della spedizione francese in Spagna. Allorché nel 1827 l'esito delle elezioni alla camera francese rese impossibile il mantenimento al potere del conte Villèle, il re Carlo X dovette rassegnarsi ad affidare la presidenza del ministero al Martignac, capo della destra moderata. Il conte L. F. fu allora richiamato dalla Russia per assumere la direzione del dicastero degli Affari esteri e riuscì ad attuare quell'alleanza franco-anglo-russa contro la Turchia che permise il riconoscimento dell'indipendenza della Grecia. Nel gennaio 1829 il La F., costretto ad andare in congedo per motivi di salute, affidò l'interim del ministero al guardasigilli Portalis; passò la convalescenza in Italia e vi fu designato a succedere allo Chateaubriand nell'ambasciata presso la Santa Sede.
Il L. F. abbandonò la carriera diplomatica, e rifiutò anzi il giuramento come pari di Francia, quando il duca d'Orléans accettò la corona dopo la rivoluzione di luglio. Si stabilì in Italia e vi si adoperò, senza molto successo, a comporre le divergenze fra il re Carlo X, rifugiato a Praga, e sua nuora la duchessa di Berry, dopo che questa si era rimaritata col conte Lucchesi Palli.