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RÁBIDA, La

di Giuseppe Caraci - Enciclopedia Italiana (1935)
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RÁBIDA, La (A. T., 39-40)

Giuseppe Caraci

Nome di un celebre convento francescano (cosiddetto perché dedicato a una Madonna ritenuta miracolosa per i rábidos o ammalati d'idrofobia), nella provincia di Huelva (Andalusia). L'edificio, monumento nazionale, sorge sopra una collina che domina l'estuario del Tinto-Odiel nel territorio del comune di Palos, da cui dista 4 km.; e comprende, oltre il convento (sec. XIV), una chiesa con abside del sec. XIII, contenente decorazioni di stile toscano del sec. XV. Dinnanzi alla chiesa è una gigantesca colonna eretta nel IV centenario (1892) della spedizione di Colombo. Il luogo deve la sua celebrità alla visita, o alle visite (1484-5 e 1491), che vi fece il grande navigatore, nel periodo preparatorio dell'impresa, in favore della quale il guardiano del convento, Juan Pérez, intervenne validamente presso la regina Isabella. L'edificio, minacciato di distruzione nel 1851, fu salvo per merito di Mariano Alonso Castillo, allora governatore di Huelva, e si ebbe in seguito notevoli restauri.

Vocabolario
ràbido
rabido ràbido agg. [dal lat. rabĭdus, der. di rabies «rabbia»]. – Nel linguaggio medico, sinon. non com. di rabico. Nell’uso letter., rabbioso, furioso, detto non solamente della persona o dell’animale ma anche di parti del corpo nelle...
pér la quale
per la quale pér la quale locuz. agg. e avv., invar. – Espressione usata, nel linguaggio fam. o scherz. con varî sign. (v. quale, n. 6).
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