LA TOUR, Georges de (detto Duménil Dumésnil)
Pittore, nato circa il 1590, forse a Lunéville, morto ivi il 30 gennaio 1652. Maestro prima del 1621, pittore ordinario del re prima del 1646. Noto per le scene notturne a luce artificiale: l'influenza del Honthorst non basta a spiegarne l'arte. Come tutti i pittori della sua generazione, dovette fare tra il 1610 e il 1620 un viaggio a Roma, frequentandovi gli studî dei caravaggeschi italiani e olandesi, e fra questi dovettero colpirlo particolarmente il Terbruggen e il Saraceni. Dal 1621 in poi sembra che il La T. non lasciasse più Lunéville. Vi eseguì numerosi quadri commessigli dalla città e destinati al maresciallo de la Ferté, in cui si notano affinità con l'opera dei Le Nain. Tra le sue pitture autentiche ricordiamo: S. Sebastiano pianto da S. Irene e da tre donne, Berlino, Kaiser-Friedrich-Museum; Natività, museo di Rennes; S. Giuseppe e l'Angelo, firmato "G. Delatour" museo di Nantes, ecc. Il La T. usò di una particolare scala coloristica in cui i viola e i rosso cinabro s'accoppiano a grigi teneri avvolti in una luce rossastra. La composizione semplice e chiara si sviluppa in un unico piano parallelo alla superficie del quadro. Il La T., più che il Valentin, diede un'interpretazione francese al movimento caravaggesco, di tanta importanza internazionale.
Bibl.: A. Joly, Duménil-la-Tour, peintre, Nanci 1863; H. Voss, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXII, Lipsia 1928 (con la bibl. precedente); id., G. du M. de la T., in Art in America, XVII (1929), pp. 40-48; A. Philippe, Cat. du musée d'Épinal., Épinal 1929, n. 152; V. Bloch, G. D. de la T., in Formes (giugno 1930), pp. 17-18; H. Voss, Tableaux à l'éclairage diurne de G. de la T., ibid., 1931, pp. 97-100.