là (lae)
L'avverbio dimostrativo è ben rappresentato nei suoi vari usi e costrutti più diversi. Della forma epitetica ‛ lae ' si ha un caso solo, nella locuzione in qua e in lae, in Cv IV VI 15 Aristotile cominciò a disputare andando in qua e in lae.
1.1. Con valore locativo (valore che è maggioritario o assoluto in ogni modulo), è usato in condizione di stato e di moto (o comunque indicando rispettivamente una posizione o un punto di direzione). Nel primo caso, in Cv III V 12 dividerebbe questa terra discoperta dal mare Oceano, là nel mezzodie (con rafforzamento determinativo); If VI 87 se tanto scendi, là i potrai vedere; VIII 113 ei non stette là con essi guari; X 32 Vedi là Farinata, e 62, XV 117, XVI 71, XVII 40, XVIII 131, XXIX 24, XXX 42; Pg VI 58 vedi là un'anima; VII 69 là il novo giorno attenderemo; VIII 95 Vedi là 'l nostro avversaro (e analogamente ancora con vedi, IX 50 e 51); X 118 guarda fico là (come prima, analogamente, a VII 106); e VII 131, VIII 117, XIII 99, XXVIII 37, XXXIII 127; Fiore VII 7 stava là nascoso; CXLI 3 e quella là trovò molto pensando; Detto 238. Nel secondo caso, in Vn XIX 14 68 ti merranno là per via tostana; Cv III VIII 9 Dimostrasi ne li occhi tanto manifesta, che conoscer si può la sua presente passione, chi bene là mira (vale contestualmente " negli occhi " anche in II IX 8); If XXXI 25 Tu vedrai ben, se tu là ti congiungi; Pg IV 103 Là ci traemmo; IX 90 Donna del ciel... / ne disse: "Andate là: quivi è la porta "; e IX 94, XIX 66, Fiore CCXIII 3.
Si riferisce al Purgatorio in Pg XV 6 vespero là, e qui mezza notte era (in correlazione con qui), e all'emisfero del Purgatorio in Pd I 44 Fatto avea di là mane e di qua sera / tal foce, e quasi tutto era là bianco / quello emisperio; o vale " nel Paradiso terrestre " in Pd I 55 Molto è licito là, che qui non lece / a le nostre virtù (in contrapposizione con qui), e " in cielo ", " nell'Empireo " in Pg XXX 114 nostre viste là non van vicine; presenta particolari significati contestuali in Rime XLIV 6 si pò ben canoscere d'un omo, / ragionando, se ha senno, che ben par là, cioè nel ragionare (va osservata la concatenazione di rime composte secondo l'uso provenzaleggiante dei guittoniani: meco parla, v. 2; par l'à, v. 4; com parla, v. 8); If XXV 110 Togliea la coda fessa la figura / che si perdeva là, nell'altro corpo. Inoltre Pg XXIII 53 dì chi son quelle / due anime che là ti fanno scorta, dove là indica punto vicino all'ascoltante; e Fiore XLIV 10 bene e mal mettea in una bilanza, / e tutto là facea igual pesare.
1.2. Seguito, con ulteriore determinazione, da altri avverbi o preposizioni, i cui casi ordiniamo successivamente secondo ciascun tipo nelle varie opere: Rime L 22 per man d'Amor là entro pinta sete; Cv I XII 1 Se... alcuno dimandasse se là dentro fosse il fuoco; If VIII 71 già le sue meschite / là entro certe ne la valle cerno; XXVI 55 Là dentro si martira / Ulisse e Dïomede; Pd IX 115 là entro si tranquilla / Raab; quindi: Rime CII 27 l'acqua diventa cristallina petra / là sotto tramontana ov'è il gran freddo (si tenga conto anche di ‛ ove ', per cui vedi oltre); If XXXII 27 Non fece al corso suo si grosso velo / ... Tanaï là sotto 'l freddo cielo; e con ‛ sovra ': If VII 22 Come fa l'onda là sovra Cariddi; XVI 100 rimbomba là sovra San Benedetto; con ‛ oltre ': Cv III V 9 ella cadrebbe là oltre nel mare Oceano; If XI 115 'l balzo via là oltra si dismonta (va considerata anche la presenza di via, per cui vedi più avanti i casi con ‛ più '); inoltre: If XXVI 92 sottrasse / me più d'un anno là presso a Gaeta; infine: If XVII 21 là tra li Tedeschi lurchi / lo bivero s'assetta; XXVII 29 io fui d'i monti là intra Orbino; XXVIII 17 là da Tagliacozzo, / dove sanz'arme vinse il vecchio Alardo. Vedi anche LA GIÙ; LA SÙ.
Preceduto da ‛ verso ': If XXI 115 Io mando verso là di questi miei.
1.3. Svariati i casi in cui si accompagna solamente alla preposizione ‛ di ' che precede, o con essa forma il costrutto ‛ di là da '. Si ha il primo tipo, in condizione di stato e di moto a luogo, in If III 119 avanti che sien di là discese; XIII 1 Non era ancor di là Nesso arrivato; e VI 111, XX 54, XXXIV 109 e 118 Qui è da man, quando di là è sera (in contrapposizione con qui, valendo questo " nella regione australe, nell'emisfero del Purgatorio ", e di là " nella regione boreale "; Pg I 86 Marzïa piacque tanto a li occhi miei / mentre ch'i' fu' di là (in terra, nel mondo dei viventi; Mattalia: " secondo altri, meno bene, nel Limbo "), e con valori analoghi in III 105, V 50, VIII 92, XI 31 e 126, XIII 23 (di qua... di là) e 144, XIX 142 e 145, XX 41 (non per conforto / ch'io attenda di là, esprimendo provenienza, con il valore contestuale: dai viventi, dai discendenti ancor vivi) e 49, XXI 51, 86, 91 e 100, XXII 85, XXVI 56 (non son rimase acerbe né mature / le membra mie di là, ma son qui meco), XXVIII 115 e 120, XXXII 105. Sempre in Purgatorio, con un valore e una relazione in loco più generici: XXVII 56 Guidavaci una voce che cantava / di là, oltre, dall'altra parte della fiamma; XXX 107 colui che di là piagne, dall'altra parte del fiume Lete. Un caso in Pd I 43 con il valore di " nell'emisfero del Purgatorio ": Fatto avea di là mane e di qua sera / tal foce (ma vedi anche sopra 1.1.).
Con uso specificativo, in If XXV 111 la sua pelle / si facea molle, e quella di là dura, e XVIII 27; Pg III 145 qui per quei di là molto s'avanza; XXVII 12 al cantar di là non siate sorde; XXXI 111 le tre di là.
Si aggiunga inoltre If XXII 67 " Or dì: de li altri rii / conosci tu alcun che sia latino / sotto la pece? ". E quelli: " I' mi partii, / poco è, da un che fù di là vicino... " (Scartazzini-Vandelli: " di là vicino: di quelle vicinanze, cioè dell'isola di Sardegna, vicina all'Italia ", con vicino in unità locutiva con di là, espressione che è tuttora del linguaggio corrente; mentre non è accettabile Mattalia: " di là: in vita; vicino: non propriamente italiano, ma abitante terra vicina all'Italia ").
Per il caso di Pg V 81 ancor sarei di là dove si spira, vedi anche oltre.
Il costrutto ‛ di là da ' è presente con il valore di " al di là di ", " oltre ", in senso proprio e figurato, e con particolari significati contestuali: Vn XIV 8 quella parte de la vita di là da la quale non si puote ire più per intendimento di ritornare; If XXI 64 passò di là dal co del ponte; XXXIV 107; Pg I 88 di là dal mal fiume dimora; VIII 70 quando sarai di là da le larghe onde; XVIII 128 tant'era già di là da noi trascorso, e XXIV 21, XXVIII 35, XXXI 1 e 24; Pd V 2, dove sta a determinare un rapporto di misura: S'io ti fiammeggio nel caldo d'amore / di là dal modo che 'n terra si vede; XIII 22 e 23 poi ch'è tanto di là da nostra usanza, / quanto di là dal mover de la Chiana / si move il ciel che tutti li altri avanza, e XIX 57, XXX 20; ma un caso anche con valore locativo spaziale: XXVII 82 io vedea di là da Gade il varco / folle d'Ulisse, e di qua presso il lito / nel qual si fece Europa dolce carco.
Con valore temporale e il significato di " prima ", un caso, in Cv IV XIV 14 Noi, a li quali la memoria de li loro anticessori, dico di là da Dardano, [anche non è rimasa...].
1.4. In unione con ‛ in ' antecedente, in condizione di stato e di moto (o comunque indicando direzione), e diversi significati, in If XXII 60 State in là, mentr'io lo 'nforco; XXIX 30 non guardasti in là; XXXI 19 Poco portäi in là volta la testa, e XXV 125; Pg III 65, VIII 96 e XXVI 102 (per quest'ultimo caso vedi anche il paragrafo seguente). A sé Pg XVIII 47 Quanto ragion qui vede, / dir ti poss'io; da indi in là t'aspetta / pur a Beatrice, ch'è opra di fede.
1.5. Rafforzato da ‛ più ' o altrimenti, o in modo comparativo, con significati vari già incontrati: in If XXXI 103 Quel che tu vuo' veder, più là è molto; XXXII 122 Gianni de' Soldanier credo che sia / più là con Ganellone e Tebaldello; Pg V 78 m'avea in ira / assai più là che dritto non volea; e si può aggiungere un caso con ‛ in ' precedente: Pg XXVI 102 né, per lo foco, in là più m'appressai.
Infine: If XI 115 'l balzo via là oltra si dismonta; Pd XVII 99 s'infutura la tua vita / via più là che 'l punir di lor perfidie.
2. Usato insieme e in opposizione con ‛ qua ' con senso indeterminato, e moduli diversi i cui casi ordiniamo sistematicamente.
Con coordinazione polisindetica o meno, in If XII 24 gir non sa, ma qua e là saltella; XXIV 10 ritorna in casa, e qua e là si lagna; XXVI 88 la cima qua e là menando; Pg VI 11 Tal era io in quella turba spessa, / volgendo a loro, e qua e là, la faccia; e anche XXXIII 105 teneva il sole il cerchio di merigge, / che qua e là, come li aspetti, fassi (Scartazzini-Vandelli: " il qual meridiano si fa ora qua ora là, si sposta, secondo la longitudine dei luoghi da cui si guarda. Così a un dipresso i più "; Mattalia: " Si potrebbe... intendere, coi più: il che - passaggio del sole sul... - tanto nell'emisfero settentrionale - qua -, quanto nell'emisfero del Purgatorio - oppure: qua e là, in un punto o nell'altro della terra - fassi, si verifica in un punto o momento determinabile in relazione agli aspetti, alla posizione dell'osservatore ").
Preceduto da ‛ di ' e mediante giustapposizione, in If V 43 di qua, di là, di giù, di sù li mena; XVII 47 di qua, di là soccorrien con le mani; XVIII 34 Di qua, di là, su per lo sasso tetro / vidi demon cornuti; XXII 148 di qua, di là discesero a la posta; XXVII 60 l'aguta punta mosse / di qua di là.
Diversi sotto aspetti formali e per significati specifici (ma si possono collocare ugualmente insieme) i casi seguenti del Convivio: II XIII 10 luce or di qua or di là; III V 19 o di qua o di là che 'l sole li vada; IV VI 15 Aristotile cominciò a disputare andando in qua e in lae. Si aggiunga comunque: II XV 9 è da sapere che qui parla l'una de le parti, e là parla l'altra.
Infine in Rime CXIV 10 Chi s'innamora... / or qua or là, e sé lega e dissolve, / mostra ch'Amor leggermente il saetti.
3.1. Specificato da una proposizione relativa introdotta dagli avverbi relativi ‛ dove ', ‛ ove ' (là dove, là dov'; là ove, là 've, là 'v'). Per particolari statistici, semantici e stilistici, si rinvia anche a dove 2., 7. e 7.1., e a ove. Cfr. Vn II 9 quelle cose là ove cotale consiglio [della ragione] fosse utile a udire; VII 7 narro là ove Amore m'avea posto, e IX 4 là ov'io era; XII 2 là ov'io potea, e 3 là ov'io giacea; XIII 6 là ove tutti s'accordassero; XIV 1 mi menava là ove, tante donne mostravano le loro bellezze; XIX 8 26 là 'v'è; 12 56 là 've non pote, e 13 61 là 've giugni; XXI 1 là ove (due volte), e 6 là ove non è; XXIII 17 3 e XXIV 8 10 là 'v'io; XL 7 là ove questi... andavano; XLI 7 là ove lo penser mi trae; due soli casi di ‛ là dove ': XXXIX 3 dimenticava lui e là dov'io era; XLI 11 5 Quand'elli è giunto là dove disira.
Si veda ancora: Rime LVI 11 Se io sarò là dove sia / Fioretta mia bella; LVII 5 là dov'ei fa dimoranza; LVIII 10 là dove tu mi ridi (ritenuto anche temporale); LXVII 45 là 've la pose; LXXVII 6 là dov'e' s'appressa; LXXXIII 22 credon potere / capere là dove li boni stanno, e 79 là 'v'è più vertù richesta (" nelle persone in cui "); XC 3 là s'apprende più lo suo valore / dove più nobiltà suo raggio trova, e 64 io sono / là 'v'io non posso difender mia vita (" al punto... "); CVI 100 se ben si guarda là dov'io addito; inoltre: CII 27 l'acqua diventa cristallina petra / là sotto tramontana ov'è il gran freddo; Rime dubbie XII 13 tu miri / là dove è scritta la sentenzia nostra; XVI 24 dil tu per me là 'v'io son servitore (Contini: " Là, alla donna. Questo avverbio come designazione della donna è frequente nella lirica siciliana. Così il Notaio Amando lungiamente 10 " Vorria servire a piacimento / là u' è tutto piacire ").
Nel Convivio, dove prevale ‛ là dove ', si ha valore locale, temporale e, a volte, locale e temporale insieme, aspetti già analizzati alla voce DOVE, cui pertanto si rinvia (7.1.). Qui si danno le indicazioni delle occorrenze, salvo qualche opportuno riferimento: I IX 6 la terra là dove lo tesoro è nascosto; XIII 12 sole nuovo, lo quale surgerà là dove l'usato tramonterà; II II 3, III 4, VII 7 per andare là dov'elli gìa; VIII 16, XI 8, XII 7 là dov'ella; XV 4, 6 e 8 (tre là dove dice); III Amor che ne la mente 86 là 'v'ella (ripreso in X 4); IV 4, V 10, VIII 7, X 5 (là dov'è mestiero e là dove alcuno dubitasse); XII 1, 6 (il secondo: là ove io dico), e 11 (là dove è); IV V 16, VII 7, VIII 6, X 1, XIV 4, XV 7, XIX 7 e 8, XXII 12, XXIII 9, XXV 7 (non solamente là dove... ma dove pure...); XXVIII 7 (due casi: là ove e là dove), XXX 5.
Analogo rinvio per aspetti semantici e stilistici si fa alla voce DOVE (7.) relativamente alla Commedia, per la quale qui diamo tutte le occorrenze con specificazione soltanto dei casi in cui non si abbia ‛ là dove ', anche se apostrofato (comunque i significati di là sono quelli specifici e generici già visti): If I 14, 60 e 133, V 27, VII 11, X 91, XI 45 e 95, XII 94, XIII 98, XIV 76 (divenimmo là 've spiccia / fuor de la selva un picciol fiumicello), 118 e 137; XVII 103 (là 'v'era il petto, la coda rivolse); XVIII 69 (divenimmo / là 'v'uno scoglio de la ripa uscia), 73 e 100 (eravam là 've lo stretto calle / ... s'incrocicchia); XX 56 e 67, XXIV 99, XXV 94, XXVI 33 (tosto che fui là 've 'l fondo parea); XXVII 48, 107 (mi pinser li argomenti gravi / là 've 'l tacer mi fu avviso 'l peggio, " fino al punto in cui... ") e 128; XXVIII 16, XXIX 55 (là 've), XXX 73 e 114 (là 've), XXXII 34 (insin là dove), 117 e 129 (là 've), XXXIII 80, 91 (là 've), e 143, XXXIV 11, 76 e 98 (là 'v'eravam); Pg I 121 (là 've), II 8 e 92, IV 78, V 76 e 97 (là 've), VI 40, VII 15 (là 've), 39, 62 (la 've), e 72, VIII 72 e 86 (pur là dove), IX 12 (là 've), 22, 36, 51 (la 've), e 74, XIII 98, XIV 34 (infin là 've), 87 (là 'v'è mestier), e 111, XVIII 30, XXII 38, XXIII 114 e 128, XXV 21 e 32, XXVII 2 e 57 (là ove), XXVIII 61 e 71 (là 've), XXIX 25, XXXI 144; Pd VI 68, VIII 87 (là 've), IX 87 e 138, XI 49, XVI 5 e 63, XVII 51, XXII 66 (là ove), e 92, XXIII 117, XXV 95, XXIX 12 (là 've), XXX 147, XXXI 9 e 12. Particolare è il caso di XI 26 ove dinanzi dissi: " U' ben s'impingua ", / e là u' dissi: " Non nacque il secondo ", dovuto al riferimento a X 96 cammino / u' ben s'impingua se non si vaneggia, e 112-114 entro v'è l'alta mente u' si profondo / saver fu messo, che, se 'l vero è vero, / a veder tanto non surse il secondo.
Analogamente, per significati e usi formali, in Fiore XXXI 10, LI 4, LVII 8, LXIII 14, CXXXIII 14, CLVII 3, CLXXXIX 2, e in Detto 156, 338 e 452.
E qui anche il caso, con ‛ di ' precedente, di Pg V 81 ancor sarei di là dove si spira. Cfr. inoltre If XXVIII 17.
3.2. Analogamente quanto alla costruzione sintattica, ma con senso inverso (movimento, provenienza da), l'uso di là onde, in Vn XL 7 vanno oltremare, là onde molte volte recano la palma; Rime CXVI 82 là ond'io vegno una catena il serra; If I 111 fin che l'avrà rimessa ne lo 'nferno, / là onde 'nvidia prima dipartilla, e XXXIV 45; Pg I 30 e 136, IX 39, XVIII 55 e 64, XIX 96 (di là ond'io); Pd IX 29 e XII 125; spesso il valore di là è puramente intensivo, rafforzativo. Con uso illativo, in Rime CII 36 m'esce poi per mezzo de la luce / là ond'entrò la dispietata luce.
Come congiunzione consequenziale conclusiva, in Rime LXIX 14 Credo che de lo ciel fosse soprana, / e venne in terra per nostra salute: / là 'nd'è beata chi l'è prossimana.
3.3. Alcune occorrenze anche di ‛ là ovunque ' o ‛ là dovunque ', con là intensivo, in Vn XXXVI 1 là ovunque questa donna mi vedea, sì si facea d'una vista pietosa; Rime XLVIII 20 possa andar là 'vunque è disiosa; Cv III VII 13 suoi atti... fanno amore disvegliare... là dovunque è de la sua potenza seminata; XIV 7 là dovunque questo amore splende; IV XIV 10 là ovunque bassezza d'antecessori mai non fu; Pg XXV 98 la fiammella / ... segue il foco là 'vunque si muta.
4. Si ha funzione di sostantivo (per cui vedi G. Vandelli, Di un antico uso sintattico dei complementi di luogo, in " Studi d. " XIII [1928] 65-68), nei seguenti tre casi: If XXXIV 97 Non era camminata di palagio / là 'v'eravam, " il luogo in cui eravamo non era... "; Pg XXV 21 Come si può far magro là dove l'uopo di nodrir non tocca?, " un corpo in cui non si fa sentire bisogno di nutrimento "; Pd VI 67 Antandro e Simeonta, onde si mosse, / rivide e là dov'Ettore si cuba, " il luogo dove Ettore giace sepolto ": nei primi due casi si tratta di soggetti, nel terzo di complemento oggetto. Similmente in Pg IX 54 (per là giù), e XXIX 76 (per lì sopra).
Bibl.-G. Brodin, Termini dimostrativi toscani, Lund 1970, 159-167 e 192-193; A. Lichtenhahn, La storia di ove, dove, onde, donde, di dove, da dove, Berna 1951.