LABAN von Varalja, Rudolf
Danzatore e coreografo, nato a Presburgo il 15 dicembre 1879: è il rappresentante più notevole del rinnovamento orchestico tedesco. Spirito profondamente sistematico e astratto, istituì a Monaco (Tanzgruppe und Schule, 1910), a Stoccarda (Tanzbühne, 1919) e ad Amburgo (Kammertanztheater, 1924) i centri di una danza mimoplastica basata su movimenti studiati, analizzati e classificati geometricamente, secondo un metodo di notazione razionale per cui sorse un Choreographische Institut a Würzburg (1926) e a Berlino (1928).
La sua arte di danzatore e coreografo, eccessivamente pantomimica, rifugge dai canoni accademici e dalle forme attuali del balletto.
Tra le Tanzdichtungen e i Tanzdramen di L. citiamo: Gaukelei, Casanova, Don Juan (Gluck), Narrenspiegel, J0sephlegende (R. Strauss), Rheingold (Wagner), Terpsichore (Haendel). Opere teoriche: Die Welt des Tänzers, Stoccarda 1920; Gymnastik und Tanz, Oldemburgo 1926; Choreographie, Jena 1926; Methodik zur Tanzschrift und tanzschriftliche Tänze, Vienna 1928-30. Autobiografia: Ein Leben flür den Tanz. Erinnerungen, Dresda 1935.