laboratoriale
agg. Da laboratorio, tipico di un luogo nel quale si elaborano esperienze innovative.
• A precedere la gara [il «Certame vichiano»], inoltre, momenti laboratoriali per prepararsi al certame e sei diversi incontri volti ad inquadrare il momento storico e culturale in cui Vico visse. (Marino Fuani, Corriere del Mezzogiorno, 7 febbraio 2010, p. 17, Cultura) • È la sfida del FilmLab, vinta ad oggi, con un fondo per la crescita del cinema internazionale pari a un milione e 600 mila euro, di cui un milione finanziato da Regione, Comune e Ministero; 600 mila ottenuti con bandi europei e partner in Francia, Svezia e Dubai. Per un percorso che parte dal lavoro laboratoriale, passa per la formazione con tre settimane di stage e contatti on-line, e si conclude, sulla scelta della giuria internazionale, con un sostegno alla produzione da 50 a 200 mila euro. (Tiziana Platzer, Stampa, 29 novembre 2011, p. 62, Cronaca di Torino) • «Tuttavia ‒ continua l’ex sottosegretario all’Istruzione [Marco Rossi Doria] ‒ il vero problema è come si arriva alla valutazione: io sono per una scuola laboratoriale, dove si lavora assieme, si sperimenta, si prova, si è sottoposti ad una verifica e si è poi valutati». (Giovanna Borrelli e Andrea Carlo Magnaghi, Fatto Quotidiano, 28 agosto 2016, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. m. laboratorio con l’aggiunta del suffisso -(i)ale.
- Già attestato nell’Unità del 24 gennaio 1978, p. 9, Spettacoli (P. Gi.).