• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

laccio

di Bruno Basile - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

laccio

Bruno Basile

Ricorre quattro volte nel Fiore, con interessante varietà di significati. Il senso proprio di " corda a forma di cappio " appare circoscritto solo alla descrizione del complicato abbigliamento allegorico di Astinenza (CXXIX 8): al saltero una filza avea penduta / di paternostri, e 'l laccio di fil iera. Nelle altre occorrenze domina il figurato, in due casi (sempre con il verbo ‛ prendere ') riferito al " legame inestricabile " d'amore: così in XLVII 4, ove si parla del laccio in ch'Amor mi prese, e in CXLIX 2, nella confessione dei passati amori da parte della Vecchia. Con metafora assai coincidente, ma con una sfumatura più realistica, l. può designare l' " inganno ", come in CXCI 4 don di femina non prenderebbe, / che non son che lacci di tradigione.

Il diminutivo nel senso figurato di " inganno ", " imbroglio ", compare solo in If XXII 109 Ond'ei [Ciampolo], ch'avea lacciuoli [" zoè scaltrimenti ", Lana] a gran divizia, / rispuose: " Malizioso son io troppo, / quand'io procuro a' mia maggior tristizia ". L'Ottimo riconosce la ‛ convenienza ' del termine, dato che " barattiere ad ogni canestro ha apparecchiato suo uncino, e a ogni parola sua risposta ". Cfr. anche Benvenuto: " A. ostendit quomodo alius daemon perpenderit dolo Ciampoli... Et ponit responsionem Ciampoli ad verba ipsius daemonis, qui subito adinvenit novum laqueum tamquam promptissimus aconiator [truffatore] ".

Vocabolario
làccio
laccio làccio s. m. [lat. *laqueus, lat. volg. laceus; nel sign. 1 b, adattam. dello spagn. lazo che ha lo stesso etimo]. – 1. a. Funicella con cappio a nodo scorsoio per catturare uccelli o selvaggina, e in genere ogni fune a nodo scorsoio...
lacciata
lacciata s. f. [der. di laccio]. – Sistema di caccia con i lacci, che vengono disposti in terra, sui sentierini o passetti ove le starne, le lepri, ecc. sono guidate a passare da frasche collocate intorno, o sugli alberi dove i tordi vanno...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali