laci
Avverbio di luogo, presente una sola volta, in rima, in Pg XXIV 105; è usato in unione con ‛ in ', " in là ", " verso là ", indicando il punto verso cui è diretto un atto: parvermi i rami... / d'un altro pomo, e non molto lontani / per esser pur allora vòlto in laci. Ma Sapegno: " perché soltanto allora avevo girato, in quel punto (in laci: là), la curva del monte, che prima me ne impediva la vista ". Deriva dal termine supposto, non documentato, del latino parlato illāce (cfr. anche Parodi, Lingua 261).
Bibl. - G. Brodin, Termini dimostrativi toscani, Lund 1970, 24, 167.