LACRIMOGENI
Sono indicati con questo nome alcuni composti organici i quali, quando sono contenuti nell'aria in proporzioni anche piccolissime, sono capaci di agire sulle mucose degli occhi, irritandole e provocando la lacrimazione. Questa proprietà fu messa a profitto in tempo di guerra, quando i lacrimogeni furono lanciati in . proiettili che, raggiunto il bersaglio, esplodevano: il calore dell'esplosione faceva volatilizzare la sostanza lacrimogena, liquida o solida, che era chiusa nel proiettile insieme con l'esplosivo: non potendo tenere gli occhi aperti in un'atmosfera contenente lacrimogeni, i soldati venivano così messi fuori di combattimento. Gli occhiali e le maschere protettive usate negli ultimi tempi della guerra mondiale erano però sufficienti a difendere dall'azione dei lacrimogeni.
I più noti lacrimogeni, che furono adoperati a scopo militare, sono i derivati alogenati dell'acetone (e in generale i composti organici che contengono il gruppo −CO−CH2− alogeno) il bromuro di benzile e i bromuri di xilile, il cianuro di bromo-benzile, il tiofosgene, il bromuro di cianogeno, l'acroleina, la cloropicrina, ecc. (v. asfissianti, gas).