LAERTE (Λαέρτης, Laertes)
Figlio di Arcisio e padre di Odisseo (Ulisse). Nell'Iliade non s'incontra che il patronimico "Laerziade". Nell'Odissea il canto di Laerte (XXIV, 204 segg.) viene considerato come una delle parti più recenti del poema. Qui L., triste per la creduta morte del figliolo, trascina nei campi una povera e solitaria vita con l'assistenza di una vecchia schiava sicula, la quale col marito Dolio e con i figli rappresenta tutta la compagnia di cui il vecchio fruisce. Qui avviene l'incontro e il riconoscimento di L. e d'Ulisse; qui, nell'imminenza della lotta con i partigiani dei proci, Atena ringiovanisce L. che combatte valorosamente accanto al figlio e uccide Eupite. Delle anteriori vicende di L. poco si apprende dal poema; solo di qualche rude combattimento, specie in occasione della conquista di Nerico. Alla campestre vita di L. allude Cic., De senect., 15, 54, e Plutarco, Cic., 40 (Λαέρτου βίον ζῆν).