LAGARINA VALLE (A. T., 17-18-19)
VALLE Nome col quale si designa tuttora la sezione della valle principale dell'Adige a monte della chiusa di Verona, all'incirca fino a Calliano, ossia all'altra strozzatura formata nel solco vallivo atesino dalle propaggini del Cornetto (Castel di Beseno). Il nome (anche Valle di Lagaro; in dialetto Val de l'Agher o de l'Ager; in tedesco Lagerthal) si trova già in documenti del secolo XI; un conte de Lagare è ricordato da Paolo Diacono. L'etimo è incerto; di solito si riconnette alla presenza di laghetti o acquitrini un tempo esistenti nel fondovalle. Nei confini sopra indicati la valle è lunga oltre 50 km. Il tronco superiore, da Calliano a Mori, limitato a est dalle erte pendici del Finonchio (metri 1603) e della Zugna Torta (1257 m.), a ovest dallo Stivo (2058 m.) e dal Biaveno (1618 m .), è diretto da NNE. a SSO. e ha il fondo all'altezza di 160-180 m. assai ampio (fino a 2 km.), specialmente presso Rovereto, dove confluisce il Leno, e a Mori, in corrispondenza allo sbocco della Val di Ledro. Il tronco medio, da Serravalle ad Ala, tra la dorsale Cima Levante (2021 m.)-Coni Zugna (1865 m.) a E., e quella del Vignola (1607 m.) e del Cornale, è assai più stretto e limitato da pareti erte specialmente sulla destra; al principio del tronco i materiali di frana dei famosi Slavini di Marco, arrivano fino al fondo. Il tronco inferiore è nuovamente diretto da NNE. a SSO., e profondamente inciso tra i contrafforti del Baldo (Cerbiolo 1563 m., Corné 1017 m.), che precipitano con erti spalti, e i dorsi occidentali dei Lessini meno ripidi; si allarga alquanto verso il basso, per strozzarsi poi alla Chiusa.
La valle, plasmata dall'erosione glaciale, onde il suo fondo piatto e largo, è quivi e sulle pendici più dolci ai margini intensamente coltivata a vigneto, a gelso, ad alberi da frutta, ecc., colture che sono indice del clima mite, con influssi mediterranei. I centri abitati si succedono fitti in tutto il tronco superiore e medio (da Calliano ad Ala); essi hanno di solito posizione marginale e spesso sono situati su conoidi; la densità della popolazione supera i 600 ab. per kmq. I maggiori centri sono Rovereto, Mori e Ala. Meno abitato è il tronco inferiore della valle (a sud di Ala); quivi i centri sono spesso sorti in prossimità di passi sull'Adige (Borghetto, ecc.).
La valle, di grande importanza dal punto di vista commerciale, e anche militare, è percorsa da un'antica strada rotabile, che si tiene sulla sinistra del fiume; a essa si accompagna la ferrovia (Verona-Trento-Bolzano).
Bibl.: R. Zotti, Storia della Valle Lagarina, Trento 1862; Ch. Schneller, Südtirolische Landschaften, 2ª serie, Das Lagerthal. La Valle Lagarina, Innsbruck 1900; O. Brentari, Guida del Trentino, Bassano 1890-95, voll. 2.